Edith Bruck: “Sono stata fraintesa, sono a favore dell’accoglienza. Su Meloni e Salvini ero ironica”
La scrittrice Edith Bruck, che in un'intervista al Corriere della Sera aveva dichiarato di aver cambiato idea rispetto alle sue precedenti posizioni sull'immigrazione ha voluto precisare che le sue parole erano state travisate e fraintese. La scrittrice ha contestato anche il modo in cui sono state riportate le sue parole su Giorgia Meloni e Matteo Salvini che, a differenza di quanto si capiva dall'intervista, non erano di complimenti ma ironiche. L'intervista al Corriere aveva spiazzato i tanti che in questi anni avevano condiviso le posizioni della scrittrice, una delle testimoni dei campi di sterminio nazisti, dove era è stata rinchiusa: Bruck era stata rinchiusa, infatti, tra gli altri, in quelli di Auschwitz, Dachau e Bergen-Belsen.
Nell'intervista, le parole della scrittrice sull'immigrazione erano state riportate così: "Sì, è vero, ho cambiato idea dopo il massacro dei bambini a Kfar Aza. Per anni, in Italia, abbiamo accolto tutti coloro che arrivavano dal mare. Io stessa dicevo: poveretti, dobbiamo aiutarli. Ma adesso è molto diverso (…) l'antisemitismo sta attraversando la Palestina e l'intero mondo arabo. Sono totalmente avvelenati non solo contro Israele ma contro tutti gli ebrei. Hanno imparato e copiato dal nazismo le espressioni più atroci (…) Una certa sinistra per troppi anni è stata cieca, ha difeso le posizioni palestinesi come se fossero tutti santi. E quale è il risultato? Ci ritroviamo in casa veri e propri fascisti, neonazisti".
A quel punto c'erano state anche le parole sulla Presidente del Consiglio e sul Vicepremier: "Non avrei mai voluto dovermi augurare che Salvini sostenesse così le posizioni di Israele, parlando di modello di democrazia, l’unico in quell’area. E così fa Meloni. Dobbiamo ringraziarli per come difendono Israele: il mondo si è capovolto". Parole che poco dopo la scrittrice ungherese, ma naturalizzata italiana, ha smentito: ""Non ho mai detto e non avrei potuto dire ‘ha ragione la Lega'. I ringraziamenti a Meloni e Salvini erano ironici e con un punto interrogativo alla fine che non è stato inserito (‘dobbiamo ringraziare Meloni e Salvini?'). È desolante pensare che siano loro a difendere Israele".
Bruck rivede anche, in parte, quelle che erano state le sue dichiarazioni sull'accoglienza: "Sono stata sempre e sono a favore dell'accoglienza – continua la scrittrice -, volevo solo osservare che in questo momento delicato questa deve essere costantemente monitorata perché nel flusso migratorio ci possono essere infiltrazioni terroristiche. La stampa gioca irresponsabilmente con le parole capovolgendone il significato, e di tutto questo sono molto amareggiata". Non rinnega, però, l'accusa di antisemitismo che, secondo lei, sta attraversando il mondo: "C'è uno tsunami di antisemitismo scoppiato in tutto il mondo. Sentendo Hamas che parla dello sterminio degli ebrei ovunque, non ho potuto non pensare al nazismo, che ho vissuto sulla mia pelle. Volevo solo condividere il mio dolore e la mia desolazione. Da qui a quello che è stato riportato sui giornali c'è un abisso, con molte testate che estrapolano e fraintendono da un discorso più ampio delle frasi isolate".