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È morto Patrizio Romano di Warner Music, Fresu: “Ci ha insegnato l’essenza del mondo discografico”

Dopo una lunga malattia è morto Patrizio Romano, Catalogue & Strategic Marketing Director di Warner Music Italia.
A cura di Redazione Music
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Patrizio Romano di Warner Music ITalia
Patrizio Romano di Warner Music ITalia

Con un post su Instagram, Warner Music Italia ha annunciato la scomparsa di Patrizio Romano, Catalogue & Strategic Marketing Director dell'etichetta, uno dei dirigenti più noti dell'industria musicale italiana, morto a causa di una malattia che gli era stata diagnosticata da tempo: "Warner Music in questo triste momento si stringe intorno alla famiglia di Patrizio e in particolare alla sua amata figlia Anna e saluta un collega che prima di tutto è stato un uomo sincero e leale, amante ed appassionato della musica. Un professionista unico che oggi salutiamo" si legge nel post dedicato su Instagram: "Da diverso tempo ha combattuto contro una grave malattia che l’ha colpito duramente ma non l’ha vinto nello spirito e nel suo essere sempre il solito Pat".

Come ricorda Rockol, la storia di Romano è lunga e piena di soddisfazioni, debuttando nel 1990 come Product Manager Catalogue & Jazz presso EMI Music Italy, poi il passaggio a MCA Music Publishing come A&R, nel 97 è Label Manager di Verve Music Group e tre anni dopo torna in EMI come Director Catalogue Jazz & Classic e per dieci anni resta lì prima di trasferirsi come Label Manager in Ponderosa Music & Arts. Tra il 2013 e il 2014 è Responsabile Jazz e Classica per Believe Digital prima di approdare, appunto, al ruolo di Head of Catalogue and Strategic Marketing a Warner Music Italy.

Tra coloro che lo hanno ricordato pubblicamente c'è Paolo Fresu, che sui social scrive: "È con lui e grazie a lui che abbiamo appreso, insieme a Luca Devito, cosa è una etichetta discografica indipendente e come si gestisce. È sempre con lui che abbiamo appreso l'essenza di quel mondo discografico che ha guidato con passione e competenza. È ancora con lui, che sono nati i progetti per la Blue Note con il Quintetto Italiano, Uri Caine e i Devil, e la sua presenza è sempre stata discreta ma reale (…) Lo ricorderò nella nostra casa in collina in una giornata di maggio di sedici anni fa.L'avevamo appena acquistata, ebbri del poter condividere la felicità con gli amici; il giardino aveva le margherite in fiore. Stavamo sui cuscini ad ascoltare musica con mia moglie incinta; con Patrizio c'era sua figlia Anna, piccolissima, e la moglie Daniela che ci ha lasciato qualche anno fa, afflitta dallo stesso male che se lo è portato via in poco più di due anni".

Sempre sui social, invece, Giuseppe Cernera,  co-fondatore e Booking Manager di Panico Concerti, ricorda il peso di Romano nella ripubblicazione di un album fondamentale per la musica italiana, ovvero "Il tuffatore" di Flavio Giurato: "Che ingiustizia che Patrizio Romano se ne sia andato così presto! Se nel 2017 è stato ristampato ‘Il Tuffatore' di Flavio Giurato, è merito suo. Ci siamo incontrati due volte per parlarne, mi sono trovato di fronte una persona di rara gentilezza, competenza e passione, qualità non esattamente comuni nello sfavillante mondo delle major discografiche italiane".

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