È morto Paolo Benvegnù, il cantautore scomparso improvvisamente a 59 anni
È morto, improvvisamente, il cantautore milanese Paolo Benvegnù, all'età di 59 anni. Quest'anno aveva vinto il prestigioso Premio Tenco per il suo album dal titolo "È inutile parlare d'amore". La notizia è stata diffusa in una nota stampa, nella quale non si aggiungono dettagli alla sua scomparsa. Era apparso nella puntata di Via dei Matti n° 0, programma condotto da Stefano Bollani e Valentina Cenni, nella puntata in onda ieri, lunedì 30 dicembre su Rai3.
La scomparsa improvvisa di Paolo Benvegnù
Nella suddetta nota, diffusa dalle persone a lui vicine, si leggono parole con le quali si racconta la caratura di un artista scomparso in maniera inaspettata e si tessono le lodi della sua persona:
Compagno, padre, cantautore e musicista amato da chiunque abbia avuto la fortuna di incontrarlo sulla propria strada, Paolo Benvegnù si è spento oggi all’età di 59 anni Paolo era un uomo capace di infondere bellezza e poesia in qualunque cosa facesse come dimostra la sua lunga carriera e i brani che ha pubblicato in questi anni.
La carriera di Paolo Benvegnù
Benvegnù era impegnato negli ultimi mesi in giro per l'Italia, in concerto, per celebrare i suoi vent'anni di carriera, dall'esordio da solita con l'album Piccoli fragilissimi film, che aveva recentemente ripubblicato, lo scorso ottobre, arricchendolo con vari duetti. Milanese, ma da anni insediato a Perugia, aveva iniziato la sua carriera nel mondo della musica con gli Scisma, una band rock alternativa, scioltasi definitivamente nel 2003. Da quel momento, infatti, aveva proseguito la sua carriera in solitaria e aveva pubblicato bene nove album, che la critica aveva accolto sempre con grande entusiasmo, seguiti con altrettanta passione dal pubblico.
La sua non è mai stata una musica mainstream, infatti anche i suoi testi erano particolarmente ironici, pur mantenendo uno sguardo vivo e attento sulle dinamiche del mondo. In merito al suo ultimo album, Benvegnù aveva dichiarato, in controtendenza col titolo stesso: "Di amore mai come ora è utilissimo parlare, così come praticarlo". Il suo modo di intendere l'arte non era legato al business, ma alla passione più pura, unita ad una forte esigenza comunicativa, come aveva raccontato in una recente intervista:
È ovvio che io sia un disadattato ed è ovvio che quando vado dal benzinaio non penso di pagare in sassi, ma negli ultimi 25 anni ho sviluppato una meravigliosa passività dal punto di vista economico. Ho una piccola parte pragmatica per pagare i conti, riesco ad arrivare a fine mese e vivo la musica finalmente slacciato dai doveri. Questo mi permette di poter essere pazzo. La società oggi porta a questo: poterti pagare la follia.