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È morto Luca Beatrice, il critico d’arte, giornalista e presidente della Quadriennale aveva 63 anni

Il critico d’arte e presidente della Quadriennale scompare a 63 anni dopo un malore. A darne notizia il fratello Giulio e l’amico Angelo Mellone. Il ricordo di Cruciani: “Juventino riflessivo e critico. Era un piacere parlare di calcio con lui. Qualcuno l’aveva etichettato ‘di destra’, ma era molto di più”. Lascia una moglie e 4 figli.
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È morto Luca Beatrice. Il critico d'arte e giornalista di Libero se ne va giovanissimo, a soli 63 anni, dopo un malore. A darne notizia il fratello del critico, Giulio Beatrice, seguito dall'amico di una vita, il responsabile del Daytime Rai, Angelo Mellone. "Amico mio, fratello mio, io non ho parole", scrive Mellone. "Te ne sei andato così, all'improvviso, da ragazzaccio dispettoso, da biker che non vuole perdere tempo coi convenevoli. Chissà, dove sei adesso, se potrai ammirare quella perfezione nell'arte che hai inseguito e raccontato per tutta la vita. Che tu possa guardarci dall'alto di un deltaplano o di un aereopoema, cuore mio". Il ricordo di Giuseppe Cruciani a Fanpage.it: "Era un grande tifoso della Juventus, andavamo allo stadio insieme. Qualcuno l'ha etichettato come intellettuale di destra, per questo era stato emarginato". Luca Beatrice aveva una moglie e quattro figli.

L'ultima apparizione in tv a Quarta Repubblica

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L'ultima apparizione televisiva di Luca Beatrice è recentissima. Lunedì 13 gennaio, il critico d'arte era intervenuto nel corso di Quarta Repubblica, il talk show condotto da Nicola Porro su Rete4, in un segmento dedicato al successo della serie M. dedicata alla figura di Benito Mussolini, tratta dalla serie di romanzi di Antonio Scurati.

Il ricordo di Giuseppe Cruciani

Giuseppe Cruciani, giornalista e conduttore de La Zanzara, ricorda a Fanpage.it Luca Beatrice soprattutto per la passione condivisa per la Juventus, non mancando di sottolineare la frettolosa etichettatura "di destra" nei suoi confronti:

Lo incontravo spessissimo allo Juventus Stadium, in tribuna, perché era tifoso della Juve insieme al figlio. Era un tifoso anche molto critico e riflessivo, era bello parlare di pallone con lui. Era anche un grande ascoltatore della Zanzara. Mi impressiona questa cosa perché era uno che qualche imbecille classifica come uno di destra, ma in realtà era uno sempre stato emarginato da alcuni circoletti, dai soliti noti della cultura mainstream. Ultimamente, aveva avuto qualche incarico e anche un po' di meritata conoscenza e fama televisiva, perché veniva invitato a parlare in generale di politica e cultura. Mi è sempre sembrato uno in gamba.

La carriera

Luca Beatrice si era laureato a Torino in Storia del cinema alla Facoltà di Lettere, conseguendo il diploma di specializzazione in Storia dell'arte all'Università di Siena. Beatrice ha curato importanti mostre d'arte in tutta Europa. Dal 2003 al 2005 è stato curatore della Biennale di Praga. Nel 2009 è stato curatore del Padiglione Italia per la 53/a Biennale d'arte di Venezia. Dal 2010 al 2018 è stato presidente del Circolo dei Lettori di Torino. Era presidente della Quadriennale 2025, la principale esposizione periodica dedicata all'arte italiana contemporanea, in calendario quest'anno da ottobre 2025 a gennaio 2026 col titolo di Fantastica. Era sposato e padre di quattro figli.

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