È morto Giulio Chierchini, il disegnatore che ha fatto la storia di “Topolino”
Il mondo dei fumetti dice addio ad una delle firme storiche di “Topolino”: è morto ieri sera, a 91 anni, il genovese Giulio Chierchini. Ben 66 anni di attività che lo hanno reso uno dei disegnatori più longevi del celebre settimanale, e molte storie di successo che portano la sua firma: suoi sono i disegni delle celeberrime parodie a fumetti ispirate ai Promessi Sposi e all’Inferno di Dante con protagonista lo sfortunato Paperino, e suoi sono alcuni dei personaggi che hanno popolato per oltre mezzo secolo l’universo Disney.
Giulio Chierchini: una vita per "Topolino"
Dopo una breve parentesi nel cinema d’animazione, Chierchini si dedica ai fumetti: esordisce negli anni Cinquanta per Bianconi Editore, collaborando con Giovan Battista Carpi alla creazione di personaggi come Nonna Abelarda e Volpetto. Nel 1956 inizia il sodalizio con il mondo Disney che durerà ben 66 anni: diviene disegnatore principale di “Topolino”, su cui continuerà a disegnare fino alla fine. L’ultima storia disegnata da Giulio Chierchini è infatti uscita lo scorso gennaio sul numero 3294.
Una carriera lunga, fatta di storie e personaggi indimenticabili: come Anacleto Faina, litigioso vicino di casa di Paperino conosciuto anche come Anacleto Mitraglia (disegnato però da Giovan Battista Carpi), e il supereroe Little Gum presente in molte avventure di Paperinik. Entrambi questi personaggi, così come tutte le storie disegnate da Chierchini, sono unici nel loro genere: per le caratteristiche, ma anche per lo stile peculiare che ha sempre contraddistinto la sua produzione. Peculiarità che divennero famose con le sue parodie letterarie, ormai ritenute dei veri e propri classici della letteratura a fumetti.
“I promessi paperi”: le parodie a fumetti
Il nome di Giulio Chierchini resterà per sempre legato ai bellissimi disegni de “I Promessi Paperi”, la parodia a fumetti del celebre capolavoro di Alessandro Manzoni. La storia, che inizia proprio come quella di Renzo e Lucia su “quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno”, uscì per la prima volta sul settimanale “Topolino” nel 1976, e a seguito del grande successo di pubblico si guadagnò un posto all’interno del volume “Le Grandi Parodie Disney”.
Nel divertentissimo adattamento a fumetti disegnato da Chierchini Renzo, che in realtà si chiama Paperenzo ed è interpretato, ovviamente, dallo sfortunato Paperino, subisce le prepotenze di Don Paperigo (chi altri poteva essere se non Paperon de’ Paperoni?) affinché sposi Gertruda: “Questo matrimonio s’ha da fare!”, gli intimano i bravotti di Paperigo quando il povero protagonista si rifiuta di assecondare le nozze con la “scocciatrice di Monza” che, in realtà, è innamorata persa del Don.
Il successo del “romanzo” fu tale che negli anni seguenti uscirono altri adattamenti della parodia de “I promessi sposi”, dando il via ad una serie di fortunate pubblicazioni che resero Giulio Chierchini maestro indiscusso della parodia a fumetti: suoi anche i disegni de “L’Inferno di Paperino”, altro celebre fumetto ispirato ai classici della letteratura, uscito nel 1987.