Morto Andrea Camilleri: domani lo scrittore al Cimitero Acattolico di Roma
Non ci saranno né la camera ardente, né i funerali pubblici. Ma un saluto ad Andrea Camilleri, domani 18 luglio dalle 15, i lettori e ammiratori potranno farlo presso il Cimitero Acattolico per gli stranieri a Testaccio in via Caio Cestio 6, a Roma. Sempre domani, invece, si svolgeranno le esequie, in forma privatissima, per la famiglia, gli amici e i più stretti collaboratori di Andrea Camilleri il grande scrittore siciliano morto stamattina alle 8:20 al Santo Spirito di Roma. Intanto, da ogni parte, continuano ad arrivare messaggi di cordoglio per la morte di Andrea Camilleri, dal ministro dell'interno Matteo Salvini al conduttore televisivo Fabio Fazio, passando per Luca Zingaretti e Fiorello. E la famiglia, intanto, chiede rispetto, invitando a non "venire in ospedale". Dopo che stamattina mercoledì 17 luglio, all'età di 93 anni, ci ha lasciato lo scrittore siciliano Andrea Calogero Camilleri, dopo essere stato ricoverato per un mese in rianimazione in seguito ad un arresto cardiaco. L'annuncio è stato dato dall'Asl Roma 1 che in un comunicato ha scritto: "Con profondo cordoglio comunichiamo che alle ore 08.20 del 17 luglio 2019 presso l'Ospedale Santo Spirito e' deceduto lo scrittore Andrea Camilleri. Il padre di Montalbano stava male da tempo, afflitto dalla cecità e da gravi condizioni fisiche. I suoi libri, dai romanzi gialli a quelli storici, senza dimenticare le raccolte di memorie personali, avevano fatto il giro del mondo, conquistando il grande pubblico anche all'estero. Questo perché Camilleri era uno scrittore infaticabile, che amava raccontare storie e non era mai sazio di parole. La sua penna ha spaziato da un genere all'altro, ma a lui non bastava ancora. Così aveva raggiunto i suoi lettori usando la sua voce, in radio e in tv, registrando audiolibri in cui raccontava le vicende di Salvo Montalbano, il protagonista di tanti suoi racconti.
Camilleri: domani al Cimitero Acattolico di Roma saluto dei lettori
Una nota stampa dell'Ospedale Santo Spirito annuncia la possibilità di salutare per l'ultima volta Andrea Camilleri:
“Mi piacerebbe che ci rincontrassimo tutti quanti, qui, in una sera come questa, tra cento anni!". È con queste parole che concludevano la sua "Conversazione su Tiresia, che la famiglia di Andrea Camilleri e le persone a lui care vogliono salutare e ringraziare tutti i suoi lettori e tutti i suoi amici di avergli voluto così bene. La moglie, le figlie, i familiari di Andrea Camilleri ringraziano il Dott. Roberto Ricci, il Prof. Mario Bosco, i medici, gli infermieri e tutto il personale del Reparto di Anestesia e Rianimazione e dell’intero Ospedale Santo Spirito di Roma per la grande professionalità e il profondo affetto che hanno dimostrato nei confronti del loro caro. Sarà possibile salutare Andrea Camilleri domani 18 luglio dalle 15 presso il Cimitero Acattolico per gli stranieri a Testaccio in via Caio Cestio 6 a Roma.
Morto Camilleri: domani i funerali, camera ardente non ci sarà
A quanto si apprende da fonti Ansa, non ci sarà nessuna camera ardente o celebrazioni pubbliche per i funerali di Andrea Camilleri, morto stamattina a Roma alle ore 8:20 all'Ospedale Santo Spirito di Roma. Per volontà dello scrittore, lasciate alla famiglia prima di morire, il funerale si svolgerà in forma privata domani stesso.
Andrea Camilleri, le frasi memorabili dello scrittore
"Che cosa straordinaria possono essere i libri. Ti fanno vedere posti in cui agli uomini succedono cose meravigliose. E cominci a farti parecchie domande". È solo una delle tante frasi celebri dello scrittore siciliano, che oltre a essere un grande "architetto" di storie, è stato anche un abile creatore di aforismi, dentro e fuori dai libri. Dal primo, celebre incipit del primo libro dedicato al Commissario Montalbano, per arrivare alle frasi in siciliano.
Quando Camilleri disse: "Mi manca la bellezza delle donne"
L'anno scorso, intervistato da Fanpage.it a casa sua, Andrea Camilleri parlò di tantissimi temi, dalla ricerca di Dio, alla cecità che da alcuni anni lo affliggeva. In particolare, su quest'ultima questione, disse: "Mi manca vedere la bellezza delle donne". Proprio alla cecità, dedicò l'estate scorsa uno spettacolo al Teatro Greco di Siracusa "Conversazione con Tiresia". Sempre nella stessa intervista, Camilleri parlò della conclusione della fortunatissima serie del Commissario di Vigata: "La fine di Montalbano l'ho già scritta più di 13 anni fa. Recentemente l'ho rimaneggiata dal punto di vista stilistico ma non del contenuto. Finirà Montalbano, quando finisco io, uscirà l'ultimo libro. Quello che posso dire è che non si tratta tanto di un romanzo, quanto di un metaromanzo dove il Commissario dialoga con me e anche con l'altro Montalbano, quello televisivo".
Da Fiorello a De Laurentiis: le reazioni alla morte di Camilleri
"Addio ad Andrea Camilleri, papà di Montalbano e narratore instancabile della sua Sicilia". Lo ha scritto il ministro dell'Interno, Matteo Salvini sul suo profilo Twitter. Nonostante gli scontri, spesso duri tra i due, e i commenti molto negativi che lo scrittore siciliano ha sempre avuto sul leader della Lega, arriva comunque il saluto di Salvini al papà di Montalbano. Ma non è il solo. Da Fabio Fazio, che spessissimo ha intervistato in televisione Andrea Camilleri, allo showman Fiorello, fino alla polizia di stato, i ricordi sui social sono ovunque. Fabio Fazio ha scritto: "Con infinita tristezza scrivo queste parole per ricordare Andrea Camilleri. Un uomo gentile, coraggioso e generoso. Un intellettuale col cuore. Una persona limpida la cui onestà ci ha fatto da guida e ci ha consolato. Da oggi siamo tutti più soli". Anche dal mondo del calcio arrivano gli omaggi, in particolare dal presidente del Napoli, il produttore cinematografico Aurelio De Laurentiis, che ha dichiarato sul suo profilo:
Il Presidente Aurelio De Laurentiis e tutto il Napoli sono vicini alla famiglia del maestro Andrea Camilleri. Quanto ci hai fatto piangere e quanto ci hai fatto ridere. Ci mancheranno la tua personalità, la tua cultura, i tuoi romanzi.
Non mancano le voci degli altri scrittori. Dal Premio Strega 2015, Nicola Lagioia, al giornalista sportivo Riccardo Cucchi, fino a cantanti molto popolari come Paola Turci: "Non bisogna mai avere paura dell'altro perché tu, rispetto all'altro, sei l'altro. Grazie Maestro" sono le parole della cantante. Immancabili anche le parole degli attori che hanno dato vita, nelle fiction, ai racconti di Camilleri, primo su tutti Luca Zingaretti, il volto di Montalbano in Tv. Anche l'Aie, Associazione italiana editori, tramite il suo presidente, Franco Levi, esprime cordoglio per la perdita di Andrea Camilleri:
Andrea Camilleri con la sua scrittura, la sua passione, i suoi racconti ha regalato a tutti noi memorabili, straordinarie e uniche occasioni di lettura appassionante e mai banale. Il mondo del libro e la cultura italiana perdono una grande e specialissima personalità. La sua curiosità dell’uomo resterà viva attraverso le sue pagine sempre intelligenti e cariche di umanità.
Camilleri morto: esequie private per lo scrittore
Dalla nota dell'Ospedale Santo Spirito di Roma, è emerso che le esequie dello scrittore, le cui modalità saranno comunicate nel pomeriggio, saranno svolte in forma privata: "Le condizioni sempre critiche di questi giorni si sono aggravate nelle ultime ore compromettendo le funzioni vitali" spiegano dall'ospedale, rivelando che "per volontà del maestro e della famiglia le esequie saranno riservate. Verrà reso noto dove portare un ultimo omaggio".
La famiglia di Camilleri: "Chiediamo riservatezza"
Intanto, la famiglia di Andrea Camilleri chiede di rispettare il dolore e chiede agli amici e ai lettori dello scrittore, di non raggiungere il Santo Spirito di Roma. Nel pomeriggio saranno comunicati luogo e modalità dei funerali, che secondo la volontà del papà di Montalbano si terranno in forma privata. Al momento, vista la richiesta della famiglia, fuori dall'ingresso principale del Santo Spirito ci sono soltanto giornalisti, soprattutto telecamere, e anche rappresentanti delle forze dell'ordine che hanno il compito di non fare avvicinare i curiosi. Mentre i fan e i lettori stanno sembrano rispettare la richiesta della famiglia, a partire dalla moglie, Rosetta Dello Siesto, sposata per oltre 72 anni con lo scrittore, e i figli, stretta attorno al feretro dell'amato congiunto.
Andrea Camilleri: addio al papà di Montalbano
Nato a Porto Empedocle, in provincia di Agrigento in Sicilia, il 6 settembre del 1925, Andrea Camilleri non è stato soltanto uno scrittore da 100 libri, ma anche un drammaturgo, un autore teatrale e televisivo, un regista radiofonico e, non da ultimo, un militante antifascista. Credeva da sempre nel potere salvifico delle parole e utilizzava qualsiasi mezzo a sua disposizione per esplicitare le sue posizioni. Il suo personaggio più famoso, il commissario Salvo Moltalbano, si fa portatore proprio di questa visione, pur se nella piena consapevolezza di quanto sia difficile maneggiare la verità. Dietro le fattezze dell'attore Luca Zingaretti, che ha prestato il volto ad una delle serie più amate dagli italiani, si è sempre celato un suo alter ego con cui condivideva la solitudine di essere figlio unico e un trasferimento infelice nel periodo dell'infanzia.
Le mille storie dello scrittore Andrea Camilleri
Tante le creazioni letterarie della sua lunga carriera. Da "Un filo di fumo" (1980) in cui compare per la prima volta la cittadina inventata di Vigata in Sicilia a "La forma dell'acqua" (1994), il primo romanzo in cui racconta le vicende poliziesche del commissario Montalbano. Da allora scoppia il "fenomeno Camilleri": in barba alla critica che lo accusa di ripetitività i suoi romanzi vendono sempre di più, arrivando a 60mila-70mila copie con titoli come "Il birraio di Preston" o "La mossa del cavallo". E, come risposta, nel 2001 si cimenta anche con un romanzo dalla spiccata innovazione linguistica: "Il re di Girgenti", ambientato nel Seicento e scritto in siciliano inframezzato con lo spagnolo. Tra il 2007 e il 2009 si occupa anche di pittura, scrivendo dei romanzi su dei grandi artisti come Caravaggio, Guttuso e Renoir. Nel 2006 ha consegnato a Sellerio il finale della saga di Montalbano, chiedendo che venga pubblicato soltanto dopo la sua morte. Negli ultimi anni aveva insegnato regia all'Accademia nazionale d'arte drammatica. In una delle sue ultime interviste rilasciate a Fanpage parlava proprio del mistero dell'etertà, curioso di capire cosa ci fosse oltre.