È morta Peggy Caserta, presunta amante di Janis Joplin: in un libro raccontò i segreti del suo decesso
È morta il 21 novembre per cause naturali Peggy Caserta, intima amica di Janis Joplin e figura controversa della scena rock anni ’70. Autrice di due libri dedicati alla leggenda del rock, Going Down With Janis e I Ran Into Some Trouble. Caserta è stata una testimone privilegiata della vita della cantante, ma anche una voce fuori dal coro, pronta a mettere in discussione la narrazione ufficiale sulla morte di Joplin e le dinamiche del suo entourage.
La presunta storia d'amore con Janis Joplin
Con il suo primo libro pubblicato nel 1973 titolato Going Down With Janis, Caserta raccontò per la prima volta la bisessualità della cantante Janis Joplin, scatenando scandalo e polemiche. Quel libro, però, lo avrebbe poi ripudiato. In un’intervista, infatti, spiegò di essersi pentita per aver rivelato dettagli così intimi: “Non avrei mai dovuto parlare della sua vita privata, ma ero eroinomane e disperata”, disse. Malgrado le critiche, il libro ebbe un impatto significativo, diventando una testimonianza importante per la comunità LGBTQ+ e ispirando il film The Rose con Bette Midler, liberamente basato sulla vita di Joplin.
La versione di Peggy Caserta sulla morte di Janis Joplin
Peggy Caserta non ha mai accettato la versione ufficiale della morte di Joplin, avvenuta il 4 ottobre 1970, attribuita a un’overdose. Nel suo secondo libro, I Ran Into Some Trouble, e in interviste successive, avanzò infatti una teoria diversa, sostenendo che la cantante fosse morta per un incidente. “È inciampata, ha sbattuto la testa contro il comodino, si è rotta il naso ed è morta soffocata nel suo stesso sangue”, raccontò a Rolling Stone. A tormentarla per anni, l’immagine che aveva descritto: “Nella sua mano c’erano le sigarette, nell’altra degli spiccioli. Non poteva essere un’overdose”.
Spesso accusata di essere stata la causa della dipendenza di Joplin, Caserta ha sempre respinto ogni responsabilità: “È stata lei a introdurre me all’eroina, non il contrario”, ha dichiarato in più occasioni. La sua amicizia con la cantante fu ostacolata, secondo lei, da una cultura profondamente etero e maschilista: “Ero l’unica lesbica del giro, e questo non piaceva a molti dell’entourage di Janis. Hanno fatto di tutto per dividerci”. Caserta ha sempre rifiutato di etichettare la sessualità di Joplin, ricordandola semplicemente come una donna libera e selvaggia: “Non l’ho mai considerata gay. Era etero, era se stessa”.