È morta bell hooks, scrittrice e attivista: icona del femminismo contemporaneo
È morta nella sua casa di Berea, nel Kentucky, all'età di 69 anni la scrittrice e intellettuale bell hooks, così come si faceva chiamare da tutti. Nata negli Stati Uniti a Hopkinsville, il 25 settembre 1952, col nome di Gloria Jean Watkins, era conosciuto con lo pseudonimo di bell hooks, ispirato alla bisnonna materna, Bell Blair Hooks. Nell'arco della sua carriera ha pubblicato più di 30 libri oltre a numerosi articoli accademici nei quali ha affrontati temi come razza, classe e genere nell'istruzione, sessualità e femminismo.
Quarta di sette fratelli, bell hooks, dopo aver frequentato scuole separate nella contea di Christian, ha proseguito gli studi alla Stanford University in California, prima di conseguire un master all'Università del Wisconsin e un dottorato in letteratura all'Università della California a Santa Cruz. Lo pseudonimo della bisnonna adottato all'inizio della sua carriera lo ha sempre scritto in minuscolo perché, diceva, "enfatizza la sostanza dei libri, non chi sono". Il suo primo libro risale al 1981 quando ha pubblicato "Ain't I a Woman? Black Women and Feminism", al quale hanno fatto seguito più di 30 tra saggi, poesie e libri per bambini. Femminismo, razzismo, cultura, politica, ruoli di genere, amore e spiritualità i temi dei suoi scritti che le hanno regalato il ruolo di vera e propria icona del femminismo contemporaneo.
Il Berea College, dove ha insegnato a partire dal 2004, ha aperto, sei anni dopo, il bell hooks Institute al Berea College che ospita la sua collezione di arte contemporanea afroamericana, manufatti personali e copie dei suoi libri pubblicati in altre lingue. Tra i suoi libri più celebri c'è "Il femminismo è per tutti", vincitore tra i saggi nella classifica qualità de L'indiscreto, edito in Italia da Tamu che ha pubblicato anche "Elogio del margine", "Tutto sull'amore" è stato pubblicato d Feltrinelli, mentre "Insegnare a trasgredire" è stato pubblicato in Italia da Meltemi.