È morta a 67 anni Sabina Colloredo, una delle scrittrici per ragazzi più amate e stimate
È morta a 67 anni la scrittrice di libri per ragazzi Sabina Colloredo, come hanno annunciato in un necrologio le figlie Zoe e Olivia che hanno voluta ricordarla con una sua frase che diceva: "Per i miei lettori, e le mie figlie, ogni giorno mi sveglio, bevo il caffè e inizio a scrivere" concludendo con "Addio Strega – Mia madre – Mia madre era quello – Magia pura". Il riferimento era chiaramente ai libri della scrittrice, l'ultimo dei quali "Addio strega" – che faceva parte di una serie di libri sulle streghe, appunto – era uscito solo un mese fa per Gallucci, che nella bio ha le parole della donna che si descrive così: "Ha scritto il primo romanzo quando andava alle elementari, e non ha più smesso: oltre a lavorare nella pubblicità, ha pubblicato un centinaio di racconti, poesie, biografie e romanzi storici e mitologici, sia per ragazzi che per adulti, con particolare attenzione alle tematiche sociali e al ruolo della donna".
Colloredo era una delle scrittrici per ragazzi più amate in Italia, pubblicava con Gallucci, appunti, ma anche con Rizzoli ed Einaudi che nella bio scrive che "Fin da piccola si appassiona alla scrittura e alle elementari scrive il suo primo romanzo, ora conservato gelosamente nel primo cassetto a destra della sua scrivania. Direttrice creativa in alcune tra le più importanti agenzie di pubblicità milanesi, con la nascita delle figlie inizia a scrivere libri per l’infanzia che pubblica con Edizioni EL, Emme Edizioni e Einaudi Ragazzi. I suoi libri sono tradotti in molte lingue. Sono un centinaio tra racconti, romanzi storici e mitologici, biografie femminili e poesie. Ogni anno incontra tantissimi ragazzi che hanno letto i suoi libri e con i quali avvia un percorso di educazione alla lettura".
Tra i libri della scrittrice oltre alla trilogia sulle streghe, che oltre a quello appena uscito conta pure "Non chiamarmi strega" e "Quando diventammo streghe", ha pubblicato libri come "Libere. Circe e le altre", "Eneide, in poche parole", "Ciao maestra, "Grandissimi contro le ingiustizie" e "L'uragano. I ragazzi della quercia storta". Sono tante le scrittrici che l'hanno ricordata, Nadia Terranova, per esempio, ha scritto che Sabina Colloredo era "pura gioia, intelligenza, libertà. Non esagero nemmeno di un pochino se dico che senza di lei sarebbe stato per me tutto più buio. Nessuna come lei era naturale e magica nello scrivere, perché nessuna come lei aveva dimestichezza con l’invisibile e la rarità. Era una delle autrici che tenevo stretta come faro, una di quelle che vent’anni fa mi aveva fatto pensare: ma allora scrivere per ragazze e ragazzi nel modo in cui dico io si può".
Un aiuto che è stato anche pratico, infatti Terranova continua: "Quando ho creato una collana di libri per l’infanzia, che ha avuto purtroppo brevissima vita, ci donò una splendida Morgana illustrata da un’altrettanto splendida Lucia Scuderi.Sto curando un’antologia scolastica per le scuole medie in questo periodo. Lei avrebbe dovuto essere intervistata per introdurre una unità di genere ma aveva dovuto mancare l’appuntamento, avrei dovuto intuire perché ma non volevo, il modo in cui parlava della malattia, il libro meraviglioso che ci aveva scritto su (“Tenetemi stretta”), l’ironia e la determinazione con cui mi intimava anche nel privato di non rivolgermi a lei con rassegnazione o compassione, mi avevano illusa che davvero sarebbe stata qui per sempre. Adesso so che resteranno per sempre registrate le mie domande senza le sue risposte. Grave mancanza: sarebbero state intelligenti, luminose e se necessario sconvenienti, come tutto quello che diceva e faceva ed era per questo che la volevo in tutti i progetti che mettevo su".