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Covid 19

È il tempo di rimanere uniti anche se distanti

Pubblichiamo l’intervento sull’emergenza Coronavirus di Domenico De Maio – Direttore Generale Agenzia Nazionale per i Giovani: “È il tempo di reagire, per tutti. Queste prossime settimane saranno decisive per il futuro dell’Italia e dell’Europa. Siamo difronte ad un bivio che può renderci una comunità nazionale ed europea con un’identità o romperci. Non è mai stato così chiaro.”
A cura di Redazione
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Pubblichiamo l'appello "Giovani, il tempo di reagire" di Domenico De Maio – Direttore Generale Agenzia Nazionale per i Giovani

L’Italia chiude. Nel mondo globalizzato ed interconnesso – in cui le distanze si sono radicalmente assottigliate – è la prima volta che il nostro Paese si trova ad affrontare una sfida di questa portata. In cui le distanze aumentano, la vita quotidiana di ognuno di noi cambia di colpo, le piccole sfide, i problemi, i pensieri di sempre – all’improvviso – diventano superflui. In cui la nostra normalità, insomma, resta cristallizzata.

Non è la guerra. Il discrimine etico – paventato e che incombe su di noi – che riguarda la scelta tra chi salvare e chi no è la più grande preoccupazione del sistema Paese. Sono certo, che l’Italia farà di tutto per evitare scelte dolorose.

Ora è il tempo dell’unità nazionale. È il tempo in cui – nell’ottica di ripartire il prima possibile, più sani, più forti e temprati – bisogna affidarsi alla comunità, alla scienza ed allo Stato. In un’Europa di pace, in cui tanti di noi sono nati e cresciuti, questa è senza dubbio la sfida più grande. Specialmente per i più giovani.

Nelle prime settimane di questa crisi sanitaria, sono stati additati – fin troppo velocemente – di una mancanza di responsabilità, coscienza e maturità. Indicati come l’anello debole di una catena di contagio di cui erano portatori disinteressati.

Va detto molto chiaramente che non è così. Negli ultimi anni ho avuto l’onore e la responsabilità di girare il Paese e conoscere ragazzi, associazioni, gruppi di amici, enti, volontari che da tempo si impegnano e continuo a farlo anche in queste ore per portare aiuto, vicinanza, calore e creare sinergie anche lì dove lo Stato non riesce ad arrivare con continuità. Sono i giovani d’Europa, veri cittadini europei che oggi più che mai potranno salvare l’Italia. Il loro ruolo è centrale, anche nella battaglia al virus.

Non abbiate paura di loro, sono i giovani che – sono certo – reagiranno portando per mano l’Italia fuori da questo tunnel. Giovani medici, giovani infermieri, giovani volontari. Tanti ragazzi che in queste ore – ognuno per quello che può – sta contribuendo con piccole donazioni e piccoli gesti.

È il momento di uno scatto d’orgoglio. È il tempo di rimanere uniti anche se distanti. È il tempo anche della pazienza.

È il tempo di salvare l’Europa, il cui baratro si è manifestato d’innanzi tutto d’un colpo. Con una sospensione di Schengen de facto che fotografa una paralisi in cui ogni Stato si rinchiude ed in cui la Commissione – da sola – prova a tenere tutti insieme. La missione fondamentale dell’Europa – in tempo di pace – è garantire la mobilità, senza muri, senza confini e senza barriere. E’ svanito questo sogno – momentaneamente – in pochi giorni e l’Europa così rischia di perdere la propria anima.

È il tempo di reagire, per tutti. Queste prossime settimane saranno decisive per il futuro dell’Italia e dell’Europa. Siamo difronte ad un bivio che può renderci una comunità nazionale ed europea con un’identità o romperci. Non è mai stato così chiaro.

Restiamo uniti, ma distanti.

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