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Dylan Thomas compie cent’anni

Cent’anni del grandissimo poeta gallese Dylan Thomas, stella solitaria del primo Novecento europeo, che ha rivoluzionato tutti gli schemi della scrittura poetica.
A cura di Luca Marangolo
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Il ventisette Ottobre 1914 nasceva Dylan Thomas  a Swansea, in Galles. Si tratta di uno dei più significativi poeti del primo Novecento, un poeta che, assieme ad altre grandissime firme del modernismo, in una teoria che va da Thomas Eliot a William Butler Yeats e arriva fino a poeti a noi più vicini come Philip Larkin e Seamaus Heaney, ha reso incredibilmente feconda, viva e anche talora spregiudicata la versificazione poetica in lingua inglese del Novecento.

Autore di indimenticabili opere come Portrait of the artist as a young dog o la villanella Do not go, gentle, into the night, per citarne solo alcune, Dylan Thomas appartiene senza dubbio alcuno al novero di questi grandi poeti con, però, un importante distinguo: la sua poesia è sempre stata totalmente lontana da qualsiasi schema. Densa d’ispirazione -come anche nel caso di Yeats con l’Irlanda- derviante da colori,  suggestioni e  immaginazioni della sua terra natale, ma assolutamente unica, creaturale, anarchica e, decisamente, sui generis.

Ancora oggi, e a maggior ragione dopo cent’anni si può gustare con grande vivezza tutta l’ispirazione autentica dei versi di Dylan Thomas, pregni di una forza sinestetica derivante da colori, sensazioni ed esperienze percettive della sua terra, trasfigurate però da una tensione intellettuale inesausta. Una poesia vivace e a volte al limite dell’allucinazione lucida, in cui le immagini si succedono con una frenesia “dialettica”, come disse l’autore: vengono alla luce e si decompongono in continuazione, con vertiginosa rapidità, sorrette sempre e costantemente da un invenzione poetica audace e intensa.

Dylan Thomas, pur rappresentando un patrimonio irrinunciabile per chi si avvicina alla poesia, rappresenta ancora in una certa misura quasi uno scandalo storiografico, nel senso che è un poeta che dopo cento anni sembra impossibile da definire, da inserire in una tradizione o in un orizzonte creativo.

Questo perché ha fatto della capacità di destrutturare le regole la sua maggior forza, guadagnandosi l’ammirazione, nella sua breve vita, di tutto il panorama intellettuale dell’epoca, che lo lesse e lo consacrò solo in fin di vita come un'incredibile, creativa e meravigliosa energia estranea.

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