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Dopo Sanremo 2024, tutti in tour: come il Festival influisce sui live sold-out degli artisti

Sanremo/sold-out è ormai il legame tra i partecipanti al Festival negli ultimi anni e i tour annunciati dopo la kermesse musicale: un successo assicurato.
A cura di Vincenzo Nasto
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Annalisa, Amadeus, Irama, foto di LaPresse
Annalisa, Amadeus, Irama, foto di LaPresse

Il Festival di Sanremo è la principale vetrina musicale, nazional-popolari, a cui ogni concorrente affida il proprio brano, la propria storia, e in certi casi, anche il destino dei propri live nei restanti 10 mesi dell'anno. Una combinazione diventata qualcosa più di una scommessa, soprattutto durante la conduzione di Amadeus, che ha aperto le porte di Sanremo non solo a un pubblico maggiore e relativamente più vicino al target che consuma la musica in streaming e live, ma ha reso il Festival una stanza d'ascolto, una prova di lancio per chi avrebbe dovuto pubblicare un album. Ma se l'aspettativa per un progetto, quantificabile nelle prestazioni in stream nelle prime settimane, viene colpito sicuramente dall'influenza sanremese, un altro aspetto su cui i concorrenti del Festival hanno potuto godere dei benefici sono i tour successivi. Senza ritornare troppo indietro, l'anno scorso Marco Mengoni e Lazza hanno vissuto un'annata piuttosto impegnativa, in giro nei palazzetti di tutt'Italia, e non solo, ma anche con alcuni concerti negli stadi: la riconoscibilità e la validazione del Festival di Sanremo è diventato un passaggio fondamentale per poter accedere a una grande mole di pubblico e a concerti in grandi strutture.

Un'influenza che sembra aver toccato anche il Festival di Sanremo 2024, con molti dei protagonisti saliti sul palco dell'Ariston in tour nei prossimi mesi. Partiamo dalla vincitrice, Angelina Mango con La noia, che solo poche ore dopo la vittoria del Festival, ha annunciato Angelina Mango nei club 2024, anticipato dall'appuntamento al Fabrique, sold-out, del prossimo 17 aprile. Il suo tour, dall'11 al 26 ottobre, per ora, la vede partire con un sold out all'Atlantico di Roma, a cui è stata aggiunta una data successiva. Stessa cosa accade due giorni più tardi, a Napoli: solo qualche mese fa aveva esordito al Duel Club di Napoli con il suo Voglia di Vivere tour. Ritorna nel capoluogo partenopeo il 14 ottobre con un sold out alla Casa della Musica e con l'annuncio di una seconda data il giorno successivo. Poi Molfetta, Nonantola, Firenze, Padova, Torino, con il gran finale a Milano, al Fabrique.

Discorso simile per Geolier, secondo classificato al Festival di Sanremo 2024 con I p’ me, tu p’ te: il rapper campano aveva già annunciato prima del Festival le date del suo tour estivo, che lo impegnerà dal 15 giugno al 16 agosto in alcuni dei più grandi spazi musicali in Italia. Si parte dallo stadio Franco Scoglio di Messina, prima di arrivare all'appuntamento con la storia: tre date allo Stadio Diego Armando Maradona di Napoli, il primo artista a conquistare tre date consecutive, con già due sold-out annunciati. Poi il Rock in Roma, il Lucca Summer Festival, fino a Milano e Torino. Le ultime due date a Gallipoli e ad Olbia per l'Oversound Music Festival e il Red Valley.

Ma anche Annalisa, che dopo il successo di Sinceramente e un 2023 da protagonista, arriverà con Tutti nel vortice Palasport, una serie di concerti nei palazzetti più importanti d'Italia: dal 6 al 29 aprile, passerà per il Nelson Mandela Forum di Firenze, ma anche per il Palapartenope di Napoli e il Palazzo dello Sport di Roma. Un discorso simile è accaduto anche a Irama, con il suo Irama Live 2024 che lo vedrà partire a Verona, nel teatro dell'Arena, il prossimo 15 maggio. Proprio poche ore fa, il cantante ha annunciato il sold out della data zero, insieme alla penultima, mercoledì 3 dicembre, al Forum D'Assago: per questo motivo è stata aggiunta una seconda data il giorno prima.

Da Tu No a Tuta Gold di Mahmood, un altro che viaggerà in tutto il 2024 con un calendario non solo in Italia, ma anche con un tour europeo che lo vedrà impegnato dal 4 aprile al 12 maggio tra Lussemburgo, Regno Unito, Francia, Svizzera, un doppio soldout in Germania e in Olanda, passando poi per Belgio, Polonia e Spagna. Poi il ritorno in Italia il 17-18 maggio al Fabrique di Milano, con un doppio sold-out, che lo proietta direttamente al tour estivo, ma soprattutto alle date d'ottobre che lo vedranno esibirsi nei palazzetti. In meno di 24 ore, ha collezionato l'ennesimo sold-out al Forum D'Assago il prossimo 21 ottobre, raddoppiando la data il giorno dopo e aggiornando con due concerti a Roma e a Napoli, il 27 e il 31 ottobre.

Una marea di sold-out, una proiezione vincente dei protagonisti del Festival di Sanremo 2024, in cui tutto appare il risultato di un successo dovuto alla kermesse, anche numerico. Anzi, il sold-out è diventato un elemento di validazione per ogni artista in tour, una dimostrazione della propria fetta di pubblico che riflette il proprio potere sul mercato. Un processo in cui si nasconde la musica e si proietta l'aspettativa dell'esibizione, dello spettacolo, del concerto. E se il grado del successo, perfettamente legittimo, di un artista è diventato un'unita di misura, un valore numerico che rispecchia il termometro del pubblico per l'artista, la comunicazione ripetitiva del sold-out sembra aver fatto perdere la lucentezza di un evento unico, di un appuntamento con la storia per il pubblico. Senza dimenticare quanto la bontà di un live, ancor di più di un artista, non può esser sempre tradotto in cifre.

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