Dopo la sua scomparsa, Ada D’Adamo, finalista allo Strega, esordisce in top 10 con Come d’aria
Ada D'Adamo è morta nella notte tra il 31 marzo e l'1 aprile a seguito di una malattia che aveva raccontato anche nel suo libro "Come d'aria", pubblicato da Elliot e candidato allo Strega, dove era arrivato fino alla dozzina finale. Intanto, però, il libro della scrittrice di Ortona è riuscito a entrare in classifica, tra i dieci libri più venduti della settimana. Un risultato che, se in parte si deve senza dubbio alla tragica scomparsa, da un altro dà merito a un'opera che merita l'attenzione di quanti più lettori possibili per la sua scrittura e la sua forza.
"Come d'aria" ha esordito in sesta posizione, alle spalle di opere come "La malnata" di Beatrice Salvioni (Einaudi), "Brick for stone" di Alessandro Barbero, "La vita intima" di Niccolò Ammaniti, "Il sorriso di Caterina. La madre di Leonardo" di Carlo Vecce e "La portalettere" di Francesca Giannone, ma mettendosi alle spalle titoli blasonati come quello di Rosella Postorino "Mi limitavo ad amare te" e il longseller di Erin Doom "Fabbricante di lacrime". Un riconoscimento importante, seppur postumo per la scrittrice scomparsa a 56 anni a seguito di una malattia.
Il memoir, infatti, racconta la storia di una madre, la scrittrice, e di sua figlia, Daria, nata con una disabilità grave, cieca e non autosufficiente. Il libro è il racconto di questa nascita, di questa scoperta reciproca tra madre e figlia, una riflessione sul dolore, ma con una forza travolgente. Alla soglie dei 50 anni, D'Adamo scopre di avere un tumore e il libro è anche questo, il racconto di questa malattia, di come influenza il rapporto con al figlia: "Tutto passa attraverso i corpi di Ada e Daria: fatiche quotidiane, rabbia, segreti, ma anche gioie inaspettate e momenti di infinita tenerezza" si legge nella presentazione della casa editrice.
A presentarlo al Premio Strega è stata la scrittrice Elena Stancanelli che lo ha descritto così: "Come d’aria è un libro che fruga dentro il cuore del lettore. Serviva la lingua esatta e implacabile di questa scrittrice per riuscire a sostenere un sentimento tanto feroce. C’è tutta la rabbia e tutto l’amore del mondo nel racconto di questa danza che lega due donne. Avvinghiate l’una all’altra, in una assoluta e reciproca dipendenza. Daria, la figlia, che comunica soltanto attraverso il suo irresistibile sorriso, Ada, la madre, catapultata suo malgrado in questa storia d’amore. Era una ballerina, Ada. E il corpo, di entrambe, è il centro di questo memoir sfolgorante per intelligenza, coraggio e misericordia". Il prossimo 7 giugno si saprà se il libro entrerà in cinquina allo Strega.