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Dopo la crisi, la dichiarazione di Laura Pausini a Warner: “Non l’ho lasciata anche se i fan non sono d’accordo”

Laura Pausini ha dedicato un post alla sua etichetta, La Warner, con cui in passato ci sono stati problemi ma che, come ha spiegato, lei non ha mai voluto cambiare.
A cura di Redazione Music
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Laura Pausini in Warner
Laura Pausini in Warner

Qualche anno fa Laura Pausini ammise di avere un rapporto conflittuale con la propria etichetta, la Warner. Lo spiegò in una intervista a La Vanguardia dove specificò, addirittura, che non aveva ottimi rapporti da qualche anno, eppure le cose sembrano definitivamente cambiate, già da un po'. Oggi, però, la cantante ha voluto dedicare un post su Instagram alla sua lunga militanza in Warner, dove è rimasta nonostante tutte le divergenze e anche il corteggiamento di altre label, come ha spiegato lei stessa: "Sono un’artista @warnermusicitaly dal 1993. Non ho mai lasciato questa famiglia. Eppure ci sono state tante proposte e tentazioni. Ma sono rimasta sempre qui".

I fan in disaccordo con la scelta di rimanere in Warner

Pausini si rivolge direttamente ai propri fan e li tira in mezzo proprio tenendo in considerazione il parere di una parte di loro che sono ostili, evidentemente a questa decisione, perché, come le hanno detto in questi anni, loro non erano contenti del lavoro fatto: "So che molti di voi fan non siete d’accordo con la mia decisione…in questi anni mi avete spesso scritto che non siete contenti del loro lavoro, ma io ho costruito una storia con questo logo e faccio fatica a staccarmi dalle cose che amo. C’è un senso romantico e uno di orgoglio che non mi allontanano. Mi piace credere che chi costruisce non fa crollare. O almeno ci prova".

I cambiamenti in Warner e la speranza di Pausini

In questi anni anche la major è cambiata, pochi anni fa, per esempio, per quanto riguarda l'Italia, è cambiato il Direttore dell'etichetta, dal 2022 infatti è arrivato Pico Cibelli che ha portato un po' di cambiamenti anche nel roster: "La cosa strana quando fai un mestiere come il mio è che tu puoi anche decidere di rimanere nello stesso posto per sempre ma nel corso degli anni le persone che ci abitano cambiano (in alcuni casi e in alcune nazioni direi per fortuna🤣) e ogni volta cerchi di capire se le persone che sono appena arrivate sapranno amare ciò che fai e se sapranno aiutarti, sostenerti, rispettare il fatto che sei lì in quella famiglia da molto più tempo di loro, e che in quella famiglia hai costruito, anche per loro, parte delle fondamenta che la rendono grande".

Il prossimo disco come dimostrazione di unione

Pausini si dice speranzosa e fiduciosa nella possibilità che le persone arrivate possano capirla, dando appuntamento al prossimo disco per cercare di sapere se aveva ragione: "Io lo spero. Sono fiduciosa. E darò il massimo, perché per me le cose si devono fare con qualità e insieme. E quando sarò pronta con il prossimo disco anche tutti voi capirete se in tutte le nazioni Warner saremo capaci di dimostrare che l’unione fa la forza. La musica è un mestiere. Ma è soprattutto un’arte e l’arte può essere non compresa, sottovalutata, ignorata ma è sempre forte, sempre coraggiosa, sempre uno scudo se la si difende con convinzione. E se non si è da soli".

Perché Pausini aveva litigato con l'etichetta

Era stata lei stessa a spiegare i motivi che avevano portato una frizione – per usare un eufemismo – nelle loro relazioni. A La Vanguardia, infatti, nel 2021 spiegò: "Due anni fa fui nominata ai Latin Grammy per la canzone ‘Hazte sentir' – disse all'intervistatrice spagnola -. Chiamai la mia etichetta e mi dissero: ‘Con l'età che hai e la musica che funziona adesso, pensiamo che non vincerai. Non pagheremo il viaggio'. Ero così sorpresa che scoppiai a piangere. I miei genitori mi suggerirono di fare un viaggio di famiglia a Las Vegas e, nel caso avessi vinto, almeno quel ricordo sarebbe rimasto. Vinsi. E da quel momento non ho più parlato con la mia discografica in Italia. Ora mi hanno mandato dei fiori per il Golden Globe e li ho restituiti". Oggi le cose sono cambiate, al punto da dedicare un post che sembra anche una richiesta di conferma di supporto. Il prossimo disco ci dirà se questa richiesta è stata soddisfatta.

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