Dopo 500 anni gli arazzi di Raffaello tornano nella Cappella Sistina
La Cappella Sistina torna com'era 500 anni fa al tempo di Raffaello. In occasione delle celebrazioni per l'anno Sanzio, dal 17 al 23 febbraio, l’antica Cappella Magna ospita l’evento clou delle celebrazioni in Vaticano: un'intera settimana per ammirare l'esposizione della serie di arazzi degli Atti degli Apostoli realizzati su disegni e cartoni preparatori dell'Urbinate. Per sette giorni le preziose opere saranno affisse agli originali ganci cinquecenteschi nella rievocazione di un’antica consuetudine papale.
Dettaglio molto importante, infatti, l'esposizione degli arazzi avverrà nella sede originale per cui furono pensati, durante il consueto orario di apertura museale e compreso nel biglietto d’ingresso. Si tratta di un’occasione unica per ammirare le opere per il luogo in cui furono concepite, considerato che si tratta di opere in genere custoditi in Pinacoteca Vaticana, nel Salone di Raffaello, dove di norma vengono esposti a rotazione per ragioni di tutela.
Il progetto di esposizione degli arazzi in Cappella Sistina, realizzato con la cura di Alessandra Rodolfo, mette in mostra per la prima volta tutti gli arazzi delle collezioni vaticane disegnati da Raffaello, si tratta di dieci capolavori, lunghi cinque metri e alti quattro, che furono successivamente intessuti in Belgio, a Bruxelles, nella bottega del famoso arazziere Pieter van Aelst, tra il 1515 e il 1521.
La storia degli arazzi di Raffaello nella Cappella Sistina nasce con la commissione all'Urbinate da parte di papa Leone X, che aveva intenzione di decorare la Cappella papale nella zona inferiore delle pareti dipinta a finti tendaggi. I Musei Vaticani invitano i visitatori a condividere l’unicità di questo evento e di profittare altresì dell’apertura gratuita domenicale che renderà accessibile a tutti questa bellezza unica e senza pari.