Diddy resta in carcere, negato il rilascio su cauzione: “È un pericolo per la comunità”
Sean Diddy Combs resta nel carcere di Brooklyn dove è rinchiuso da due mesi. Al rapper e produttore è stato negato il rilascio su cauzione, in attesa del processo fissato per il 5 maggio 2025 che lo vede accusato di racket e traffico sessuale. Per il giudice distrettuale Arun Subramanian sussisterebbe un serio rischio di manomissione dei testimoni e un pericolo per la comunità.
Sean Diddy resta in carcere, negato il rilascio su cauzione
I legali di Sean Diddy Combs avevano chiesto la sua scarcerazione – con la motivazione che il rapper non fosse in grado di prepararsi per il processo dal carcere – dietro il pagamento di una cauzione di 50 milioni di dollari. Il giudice, però, ha rifiutato la richiesta di trasferimento in una residenza privata. Non è la prima volta che al produttore viene negata la possibilità di uscire dal carcere su cauzione, sulla base del fatto che rappresenterebbe un rischio di manomissione dei testimoni e un pericolo per la comunità viste le "prove convincenti della propensione di Combs alla violenza".
Il processo di Sean Daddy per crimini sessuali
Sean Diddy è stato arrestato il 16 settembre, accusato di traffico sessuale e descritto come un predatore sessuale che stordiva le sue vittime con alcol e droghe, usando minacce e violenza. Al momento ci sono quattordici pagine di accuse contro di lui ma il numero è destinato a crescere. Il produttore rischia quindici anni di detenzione o l'ergastolo. A poche ore dal suo ingresso nel Metropolitan Detention Center di Brooklyn, a new York, avrebbe pagato i detenuti per utilizzare le loro chiamate e "manipolare le testimonianze dei testimoni e di contaminare la potenziale giuria nel suo caso". Sean "Diddy" Combs si è dichiarato non colpevole di tutte le accuse e il suo processo avrà inizio il 5 maggio 2025