Diddy contro l’avvocato delle 120 presunte vittime: “Cerca solo notorietà”
Il rapper Sean Combs è in carcere dal 16 settembre con le accuse di stupro, violenza, traffico sessuale e favoreggiamento alla prostituzione. La scorsa settimana è stata fissata la data di inizio del processo il prossimo 5 maggio 2025 per permettere ad accusa e difesa di raccogliere tutte le prove necessarie. Le accuse contro Diddy continuano però ad aumentare, solo ieri sono state intentate sei nuove cause contro di lui da parte di quattro uomini e due donne difesi dall’avvocato Tony Buzbee, ma le cose potrebbero non finire qui. Pochi giorni fa Buzbee ha infatti annunciato di aver deciso di rappresentare 120 presunte vittime di Combs. Un numero altissimo che addirittura l’avvocato dice di aver selezionato tra le oltre 3000 telefonate ricevute in cerca di aiuto. Il team legale di Diddy ora si è scagliato contro Buzbee, accusandolo di cercare solo notorietà.
Il team legale di Diddy contro Tony Buzbee
Gli avvocati di Diddy si sono scagliati contro l’avvocato Tony Buzbee, rappresentante legale di 120 presunte vittime del rapper. Buzbee è apparso più volte in conferenza stampa e nell’ultima la sua apparizione è stata preceduta dal numero verde attivo in America per le vittime di abusi sessuali. “Tutto per avere un po’ di pubblicità e notorietà”, hanno commentato i legali di Combs. Il team si è quindi esposto contro l’avvocato per rimarcare l’innocenza del proprio assistito e ha aggiunto che “in tribunale la verità prevarrà, il signor Combs non ha mai aggredito sessualmente nessuno, adulto o minore, uomo o donna".
Le sei nuove cause contro Diddy
Oltre a tutte quelle già depositate, ieri si sono aggiunte sei cause contro il rapper Sean Combs. Le presunte vittime sono quattro uomini e due donne, tutti che accusano Diddy di averle aggredite sessualmente e stuprate. Tra queste sei ci sarebbe anche un uomo che all’epoca dei fatti, risalenti al 1998, avrebbe avuto 16 anni che afferma di essere stato molestato durante un White Party organizzato dal rapper negli Hamptons. Alcune delle presunte vittime affermano di essere state obbligate ad assumere droghe, picchiate e stuprate dal rapper che successivamente le avrebbe minacciate di morte se avessero raccontato l’accaduto. La situazione è già molto grave, ma non è da eslcudere che Buzbee intenti nuove cause nei prossimi giorni.