Di che quadro si tratta? Ecco Pixology, l’esperimento di uno studente inglese
Si chiama Alexis Poles, ed è uno studente di Graphic Design al Central Saint Martins, l'università delle arti di Londra. È l'inventore di Pixology, un interessante esperimento visivo e psicologico (e, se vogliamo, culturale), che sta facendo il giro del mondo e con il quale tutti hanno voluto mettersi alla prova.
Si tratta, tecnicamente, delle diminuzione di pixel dell'immagine. Lo studente inglese spiega che si è trattato di un progetto in cui, inizialmente, un'immagine nera contenente un'opera d'arte veniva postata sui social media. A mano a mano che il nome dell'autore o del quadro compariva tramite hashtag l'immagine veniva rilevata. Dopodiché compariva un'altra immagine nera che corrispondeva ad un'altra opera.
Da qui è nata l'idea di lasciare l'immagine minimamente riconoscibile, di modo che la gente potesse divertirsi ad indovinare di quale quadro si trattasse. E il progetto ha funzionato, poiché la notizia sta girando il mondo e tutti vogliono "giocare" a Pixology (il nome, spiega Alexis Poles, ricorda quello di un quiz). Non si tratta, comunque, di un semplice test: molti hanno visto nell'intuizione dello studente inglese un nuovo approccio all'arte. Una sua modernizzazione, un suo cambiamento che vada di pari passo con le nuove tecnologie affinché possa essere più ampiamente apprezzata.
L'impatto, oltre che visivo, è anche culturale: le persone si divertono a "testare" la propria capacità di riconoscimento di un'opera d'arte. In più, Pixology ci fa capire come lo studio e la cultura abbiano creato in noi delle conoscenze quasi "innate": è il motivo per il quale la Gioconda di Leonardo è facilmente riconoscibile per la maggior parte delle persone, perché la nostra società lo studia come uno dei più famosi quadri del mondo.
La gamma dei quadri, comunque, è molto varia. Si va dall'antico al contemporaneo, nel tentativo di mixare egregiamente le varie opere equilibrando stili ed epoche, con quel tocco di modernità offerto da Pixology. Questo nuovo tipo di arte potrebbe riscuotere parecchio successo e avere sul muro l' "Urlo" di Munch parzialmente oscurato può risultare un'idea accattivante. Primo tra tutti il coinquilino di Alexis, che dichiara di essere contento di avere un David Hockney in casa, in forma "pixology". Chissà che questa geniale trovata non diventi una moda mondiale.
Potete trovare tutti i quadri Pixology e il portfolio completo di Alexis Poles qui