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Designs of the Year 2013

Premiata con gli Oscar britannici del Design, la Tour Bois-Le-Prêtre di Parigi,
 disegnata dagli architetti Druot, Lacaton e Vassal, vince il Premio come miglior Architettura 2013.
A cura di Clara Salzano
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Per il sesto anno di seguito, il Design Museum di Londra, una delle istituzioni più importanti per il design industriale, la moda e l’architettura nel mondo, ha decretato quali opere meritano il titolo di Design of the Year, gli Oscar del design mondiale. Il premio abbraccia tutte quelle discipline che si riuniscono sotto il nome di Design, suddivise in sette categorie: architettura (seppur discutibile e arbitraria la scelta di ‘sottocategorizzare' l'Architettura al Design), digitale, moda, arredamento, grafica, prodotti e trasporti. La genialità di molti artisti contemporanei, architetti affermati, ed anche designer sconosciuti viene messa a confronto. Selezionati da una giuria di designatori illustri, i premi celebrano i più innovativi ed emozionanti disegni, prototipi e progetti realizzati nel mondo negli ultimi dodici mesi.

Rain Room

Per ognuna delle sette categorie in gara è stato eletto un vincitore, che a sua volta si è conteso con i progetti premiati il titolo di ‘vincitore assoluto'. Quest’anno il Premio per Design of the Year 2013 è stato assegnato, il 17 Aprile, a GOV.UK (già vincitore nella categoria Digitale), un nuovo sito web del governo britannico che riunisce siti governativi differenti in un unico dominio e promette di rivoluzionare le comunicazioni governative on line. Dalla fiaccola olimpica dei giochi 2013 alla macabra campagna australiana contro il fumo; dalla stanza della pioggia allestita quest’anno alla Barbican di Londra, che ha visto le persone fare una fila di più di tre ore solo per sperimentare l’ebrezza di un vero acquazzone indoor, all’innovativa ruota pieghevole per sedie a rotelle pensata dal giovane studio di design Vitamins, che promette di migliorare la vita delle persone con handicap. Sono solo alcuni dei più innovativi ‘piece of design' concorrenti per l’Oscar del design mondiale (http://www.designsoftheyear.com/).

Designs of the Year è la recensione autorevole del Design Museum sui più innovativi, lungimiranti e culturalmente rilevanti progetti degli ultimi dodici mesi. Il lavoro selezionato mostra i molti modi in cui il design può trasformare il nostro paesaggio fisico e culturale. (Pete Collard, Curator of Designs of the Year)

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La categoria Architettura quest’anno ha accolto i più grandi architetti mondiali e i progetti più avveniristici, come il famoso Shard of Glass (Scheggia di Cristallo) di Renzo Piano, il più alto grattacielo d’Europa realizzato nel distretto Southwark a Londra, o l’edificio Galaxy Soho a Pechino di Zaha Hadid; ma a sorpresa ha vinto il progetto di trasformazione di una torre fatiscente a nord di Parigi attraverso la riqualificazione fisica e sociale dei suoi alloggi: la Tour Bois-Le-Prêtre, disegnata da Druot, Lacaton and Vassal. L'edificio, alto 50 metri, sorge accanto al Boulevard péripherique, nel XVII Arrondissement della capitale francese. Fu costruito nel 1959 da Raymond López come condominio residenziale, con appartamenti su più livelli a ingresso indipendente, e aveva già subito nel 1990 un intervento di riqualificazione volto al rivestimento con pannelli isolanti di tutto l’involucro, eliminando così le logge che caratterizzavano e movimentavano la facciata.

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Numerose periferie delle città europee sono popolate da edifici costruiti intorno agli anni ’50-’70, sulla scia del pensiero razionalista e moderno, che si poneva il lodevole obiettivo di realizzare case popolari in breve tempo e a basso costo. Purtroppo oggi ciò che rimane lodevole è soltanto l’idea base (quella cioè di offrire alloggi a prezzi economici per fronteggiare l’inurbamento di migliaia di operai nelle grandi città) mentre si percepisce in maniera sempre maggiore il disagio sociale e il degrado architettonico dovuto a questi ‘ecomostri’ di periferia. Nel 2005, l’ufficio pubblico OPAC (Office Public de l’Amenagement et de la Construction) decide di indire un concorso per la riqualificazione di uno di essi, la Tour Bois-le-Prêtre, con il preciso obiettivo di prevedere un budget di spesa inferiore rispetto a quello che sarebbe stato necessario per la sua demolizione e la ricostruzione.

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Nel 2011 gli architetti Druot, Lacaton and Vassal decidono di intervenire con un nuovo involucro che avvolga completamente le facciate esistenti: con l’aggiunta di giardini d’inverno e terrazze, costruiti con una struttura indipendente e usando moduli prefabbricati di alluminio corrugato, collegati agli appartamenti rimuovendo la vecchia facciata, sono andati ad aumentare i metri quadrati di ognuno dei 96 appartamenti. Inoltre, con la riorganizzazione di alcune pareti di tamponatura interne, si è potuto aumentare da 5 a 10 il numero di tipologie d’alloggio. «Avremmo potuto limitarci a fare solo qualche modifica, intervenire qua e là con qualche terrazzo, rendendo semplicemente più accattivante l’insieme. Ma la nostra priorità era migliorare le condizioni di vita di tutti gli inquilini», sostiene Anne Lacaton.

Druot, Lacaton e Vassal hanno re-inventato un palazzone a Parigi, precedentemente conosciuto colloquialmente come ‘Alcatraz'. Una soluzione intelligente ed elegante, lontana dall’ usuale approccio estetico. I residenti lasciavano per lavoro la mattina le proprie case e tornavano la sera in un appartamento più grande e pieno di luce. Completato alla metà del costo di demolizione e nuova costruzione, si tratta di una lezione esemplare di come sfruttare il pensiero intelligente e l'ingegno nel trasformare parti trascurate delle nostre città – per me questo è tutto ciò che si intende come buon design ". (Amanda Levete, membro della giuria)

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Il 2013 ha dunque registrato un cambio di tendenza: se negli anni precedenti avevano vinto progetti spettacolarizzanti come la Torcia Olimpica di BarberOsgerby nel 2012, o ironici come il poster di Barack Obama nel 2009, quest’anno i vincitori si sono distinti per la loro forte valenza sociale. Gli oggetti e le architetture premiate si pongono l’obiettivo di facilitare e migliorare le condizioni di vita umana. Non c'è quindi un solo progetto che non meriti di essere lì a pieno titolo, e fino al 7 luglio 2013 sarà possibile ammirarli in una mostra al London Design Museum.

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