David LaChapelle in mostra a Roma
David LaChapelle, After the Deluge è la mostra in programma dal 30 aprile al 13 settembre al Palazzo delle Esposizioni di Roma, che omaggia il fotografo con una grandissima retrospettiva.
La mostra
Sono oltre 150 i lavori presentati, alcuni molto noti, altri mai esposti in un museo, altri ancora inediti; di diversi formati, molti anche di dimensioni che raggiungono i sette metri per due. La raccolta permette di conoscere l’ampia e trasgressiva produzione dell’artista fotografo statunitense. A cura di Gianni Mercurio, David LaChapelle, Dopo il Diluvio è il titolo della retrospettiva che ripercorre le varie fasi dell’arte di LaChapelle tracciandone caratteristiche ed evoluzioni.
David LaChapelle
Il fotografo, scoperto da Warhol a 17 anni, si è fatto conoscere nel mondo della moda, della pubblicità e poi dell’arte contemporanea con uno stile inconfondibile misto di kitch, neosurrealismo, post-pop, neobarocco – tutti termini che già dimostrano un che di esasperato ed eccessivo. Trasgressivo, patinato, provocatorio e sensuale ha fotografato decine e decine di persone (quasi esclusivamente celebrità) in pose, set e costumi assolutamente bizzarri. Però, dopo la serie di scatti intitolata Il Diluvio, risalente al 2006 e ispirata al Diluvio di Michelangelo nella Cappella Sistina, sembra che tutti i modelli viventi siano scomparsi, sembra che sia scomparsa la presenza umana e che sia avvenuta una “clamorosa cancellazione della carne”, che era invece elemento caratterizzante dell’arte di LaChapelle.
Le sezioni della mostra
La serie che dà il nome alla mostra, Il Diluvio, rappresenterebbe dunque un momento di svolta nella produzione del fotografo: i “prima” e i “dopo” della svolta sono ben testimoniati dall'esposizione romana, organizzata in otto sezioni. Immagini apocalittiche e affascinanti, da Diluvio Universale contemporaneo, raccontano la distruzione di una società basata sul consumismo, mentre parallelamente Museum e Statue (entrambe del 2007) mostrano che l’arte, a monito di una perfezione perduta, rimane solitaria e in contrasto con una società in rovina. Nature morte floreali trasportano il tema tradizionale della vanitas nella più vana contemporaneità, dove in realtà con il titolo “natura morta” sono presentati i ritratti disfatti delle celebrità immortalati al Museo delle Cere di Dublino dove le statue erano state danneggiate da atti vandalici. Dalle stazioni di rifornimento, tanto indispensabili per noi quanto insignificanti nel futuro, si giunge ai Landscapes, orizzonti futuri dove l’umanità è scomparsa e le metropoli sono complessi industriali nel deserto, costruiti tramite l’assemblaggio di oggetti riciclati e prodotti dell’industria. I luccichii di LaChapelle vanno poi a saturare gli scatti di Aristocracy, che raccontano di una classe vip esibizionista e autolesionista; correlate, si presentano infine le immagini di Negative Currency che rimandano alla crisi finanziaria oscurando, come in negativi fotografici, le banconote di tutto il mondo.
Orari e biglietti
La mostra David LaChapelle, Dopo il Diluvio, a partire da domani 30 aprile, sarà aperta tutti i giorni eccetto il lunedì, dalle 10 alle 20, con orario prolungato fino alle 22.30 il venerdì e il sabato. Il biglietto intero ha un costo di 12,50 euro, ma tante sono le agevolazioni e le gratuità in giornate ad ingresso libero. Per tutte le altre informazioni pratiche il sito ufficiale della mostra è visitabile a questo link.