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David di Donatello, l’opera d’arte a cui è ispirata la statuetta degli “Oscar” italiani

Donatello realizzò il suo David in bronzo su commissione di Cosimo de’ Medici nel 1440. L’opera, ospitata al Museo del Bargello di Firenze, nasconde diversi significati, dalla vittoria su Golia all’ipotesi che ritragga il dio Mercurio: ecco ciò che c’è da sapere sul capolavoro a cui è ispirata la statuetta degli “Oscar” del cinema italiano.
A cura di Redazione Cultura
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Tutti la vogliono, tutti la cercano. È la prestigiosa statuetta dorata che ogni anno viene consegnata alle eccellenze del cinema italiano: stiamo parlando dei David di Donatello, gli "Oscar" del cinema nostrano che ieri hanno visto trionfare, in diretta su Rai Uno, "Dogman" di Matteo Garrone. Eppure, nonostante quest'espressione "David di Donatello" sia ormai entrata nella consuetudine di tutti noi, non tutti sanno da dove arriva l'opera d'arte originale che ispira le tanto desiderate "statuette" del mondo del cinema.

Iniziamo con le informazioni base. Il David (o Mercurio) è una scultura in bronzo realizzata da Donatello databile attorno al 1440. Ha un'altezza di poco superiore al metro e mezzo, per la precisione 158 centimetri, per un diametro massimo di 51 cm. Attualmente è conservata nel Museo Nazionale del Bargello a Firenze. L'opera del grande maestro rinascimentale è fondamentale nella storia dell'arte, perché dai tempi dell'antica Roma è il primo rilievo di un nudo, inteso come opera a sé stante, libera da elementi architettonici.

La versione in bronzo che ispira i premi conferiti ogni anno ai cineasti italiani replica il David marmoreo scolpito agli inizi del XVI secolo dallo stesso Donatello. Le due opere sono molto diverse, essendo la precedente molto più radicata alla statuaria classica. Quella in bronzo è considerata da quasi tutti gli esperti d'arte una vera e propria cesura nel campo della scultura.

Cosa rappresenta il David di Donatello

La statua rappresenta il soggetto di David vittorioso su Golia, tema caro alla storia dell’arte. Donato di Niccolò di Bardi, detto Donatello, realizza il David su richiesta di Cosimo de’ Medici per celebrare la vittoria dei fiorentini sui milanesi nella battaglia di Anghiari del 1440. Il soggetto è David, il fanciullo ebreo vittorioso sul gigante filisteo Golia, ma secondo altri è Mercurio, dio presso i Romani, messaggero degli dèi. Secondo la mitologia Mercurio uccise Argo per liberare Io, la sacerdotessa amata da Giove e rinchiusa dalla gelosa Giunone in un giardino.

L'altra ipotesi sul significato del David

Un’ultima ma non meno valida tesi interpretativa sostiene che la statua rappresenti la vittoria dell’umanesimo trionfante sul paganesimo, impersonato dal gigante Golia, sconfitto dal giovane rampante sprezzante del pericolo, David, che rappresenterebbe il comune di Firenze. In questa simbologia andrebbe anche collegata la recente vittoria in battaglia ottenuta dai Medici sui Visconti.

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