Danza: tra le Luci d’Artista di Salerno brilla ‘Lo Schiaccianoci’ al Teatro Verdi
Con il Natale si chiude la stagione di balletto del Teatro Verdi di Salerno, affidandosi allo spartito di Piotr Ilich Ciaikovsky, il rassicurante libretto di Marius Petipa e le coreografie di Lienz Chang per un Lo Schiaccianoci fedele alle tradizioni. La stessa coreografia del maitre de ballet cubano del Teatro di San Carlo di Napoli Lienz Chang ha volutamente seguito il solco russo di Lev Ivanov, artefice della prima rappresentazione del 1892 nel Teatro Marijnsky di San Pietroburgo. Erano altri tempi quelli, eppure il canovaccio del racconto di E.T.A. Hoffmann riesce ancora oggi ad entrare nel cuore delle famiglie di tutto il mondo, facendoci ammaliare dalla festa del primo atto ed il sogno di Clara nel Regno dei Dolciumi del secondo. Al Teatro Verdi si respira aria tersicorea dopo la prima parentesi estiva di Marco Polo del National Centre for the Performing Arts di Pechino, bissando l'appuntamento con la danza che conta nel titolo più consolidato del repertorio di balletto. E poi l'evento nell'evento è senz'altro la presenza sul palco salernitano della Compagnia di Balletto più importante in regione, quel Teatro di San Carlo di Napoli che sta esportando il proprio logo in ogni dove, tanto in Italia quanto all'estero. E così dopo la prima rappresentazione al Teatro Carlo Gesualdo di Avellino con La Traviata di Giuseppe Verdi, in questi giorni sarà l'ensemble guidato da Lienz Chang a farsi carico del blasone sancarliano in quel di Salerno, peraltro in piena festa con le luminosissime Luci d'Artista. E' così che va la festa nella festa natalizia, ovvero il gemellaggio artistico tra Salerno e Napoli che consentirà al balletto di riprendersi il giusto spazio al Teatro Verdi, con in pugno il titolo natalizio per eccellenza a due passi dalla luccicante Villa Comunale.
Lienz Chang, da maitre a coreografo il passo è breve
Quel signore cubano a Napoli doveva essere il maitre de ballet della compagine di balletto quale deus ex machina pro-tempore di tutto il comparto danza al Teatro di San Carlo. Sono passati i mesi e gli anni eppure Lienz Chang è ancora lì al suo posto, protetto dalla soprintendente Rosanna Purchia e stimato dai suoi giovani ragazzi. Insomma, verrebbe da dire l'uomo giusto al posto giusto. E così sia. Tant'è che tra il Teatro Verdi di Salerno di questi giorni, ed il ritorno a casa al Massimo partenopeo di fine dicembre, il buon Lienz Chang si è goduto il primo titolo del repertorio di balletto a firma propria. E che titolo! Lo Schiaccianoci, nella riedizione della primissima rappresentazione del 1892 di Lev Ivanov, è dunque l'ufficiale biglietto da visita del coreografo, deciso a puntellare la coreografia originale con la freschezza e la possenza tecnica tipiche della sua scuola natia, al fine di realizzare Lo Schiaccianoci più natalizio e verace possibile. Nella tre giorni salernitana si alterneranno due cast con la coppia delle coppie di Anbeta Toromani ed Alessandro Macario nelle prime due serate con Claudia D'Antonio e Salvatore Manzo a chiudere domenica 29 novembre. La presenza del Teatro di San Carlo al Teatro Verdi mette in luce anche i volti noti di Nicola Rubertelli, per la realizzazione delle scene, nonché Giusi Giustino alla guida della sartoria, tanto per restare in tema di tradizioni. Titolo, uomini e donne, cast, musica e sogni all'insegna de Lo Schiaccianoci, balletto sdolcinato mai così di casa a Salerno dove il Natale da queste parti è ancora più Natale che altrove. In questi termini il gruppo dei giovani di Lienz Chang è alle prove generali in vista del debutto della coreografia il 30 dicembre prossimo a Napoli con la coppia d'assi di valore assoluto quali Iana Salenko e Marian Walter a primeggiare nel meraviglioso pas de deux di Lev Ivanov e, da oggi, anche di Lienz Chang. Nell'aver annoverato l'ennesima nuova versione de Lo Schiaccianoci di questi giorni, ci mettiamo a capofila per scrivere del titolo innanzitutto di Piotr Ilich Ciaikovsky e poi del companatico.