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Danza: Le Parc di Angelin Preljocaj per la prima volta al Teatro dell’Opera di Roma

Il titolo di Angelin Preljocaj, rappresentato per la prima volta al Teatro dell’Opéra di Parigi nel 1994, ha segnato la seconda generazione della nouvelle danse francaise. Le Parc andrà in scena al Costanzi da stasera a mercoledì 11 maggio con il bacio più lungo della storia della danza contemporanea.
A cura di Massimiliano Craus
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Eleonora Abbagnato e Claudio Cocino in Le Parc, ph. di Yasuko Kageyama
Eleonora Abbagnato e Claudio Cocino in Le Parc, ph. di Yasuko Kageyama

Nel 1994 Angelin Preljocaj, coreografo francese d’origine albanese appartenente alla seconda generazione della nouvelle danse francaise, crea per i ballerini del Teatro dell’Opéra di Parigi Le Parc. Il balletto in tre atti, mescolando il linguaggio accademico con quello contemporaneo, diventa subito un’icona della nuova danza di fine Novecento. Le Parc, rappresentato regolarmente al parigino Palais Garnier da ormai ventidue anni, è tra i titoli di Angelin Preljocaj più ripresi dalle compagnie di balletto di tutto il mondo. In scena fino al prossimo 11 maggio, Le Parc è rappresentato per la prima volta al Teatro dell’Opera di Roma per volere della direttrice artistica della compagine capitolina Eleonora Abbagnato, ancora molto legata al Massimo parigino da un cordone artistico in scena e dietro le quinte.

Le Parc, titolo nuovissimo del repertorio di balletto del Teatro dell'Opera di Roma

Eleonora Abbagnato - Le Parc, ph. Sebastien Mathé
Eleonora Abbagnato – Le Parc, ph. Sebastien Mathé

Le Parc, ambientato nel mondo aristocratico del Grand Siècle francese, è un balletto in tre atti sull’arte di amare. Angelin Preljocaj affronta con grande lucidità il tema dell’innamoramento e i codici amorosi della seduzione, con i raffinati e delicati giochi nei sentieri dell’amore, in forma contemporanea. L’azione, che mantiene unità di luogo e tempo, si svolge in un parco alla francese rivisitato in chiave costruttivista, grazie alle scenografie di Thierry Leproust. La musica classica di Wolfgang Amadeus Mozart cede il passo, a ogni apertura d’atto, alla musica elettronica creata da Goran Vejvoda. Sulla creazione sonora, si muovono quattro ragazzi che, come giardinieri del cuore, dirigono le azioni dei personaggi. Vestiti in abiti contemporanei creano una dimensione atemporale che si contrappone a quella classica proposta dagli altri in abiti settecenteschi firmati da Hervé Pierre. Le luci di Jacques Chatelet assecondano gli umori e le atmosfere di questa escalation amorosa fino al conclusivo abbandono, in cui la donna cede al desiderio e la coppia è avvinta nel bacio più lungo e avvolgente della storia della danza contemporanea. Dirige il maestro David Garforth. Angelin Preljocaj nel 1994 ha cucito il balletto su Laurent Hilaire e Isabelle Guérin ed in questi giorni proprio Laurent Hilaire, primo ballerino della storia a essere nominato étoile da Rudolf Nureyev, è al Teatro dell’Opera di Roma come ripetitore del balletto Le Parc al fianco di Noémie Perlov.

Ecco cosa ne pensano i protagonisti di Le Parc

Eleonora Abbagnato in Le Parc, ph. di Sébastien Mathé
Eleonora Abbagnato in Le Parc, ph. di Sébastien Mathé

La sinergia tra i due teatri dell'opera delle città di Roma e Parigi è divenuta da subito una consuetudine, con l'avallo determinante di Eleonora Abbagnato protagonista sulla scena con l'etoile ospite Stéphane Bullion. C'è un gran tourbillon di chiacchiere intorno alla gestione parigina dell'etoile palermitana, eppure lei va diritto per la sua strada che spesso porta a Parigi. Capitale d'Europa in comune con Laurent Hilaire che, in questo mese di lavoro con i solisti ed il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, ci tiene a ricordare che

questa è la prima volta che rimonto Le Parc fuori dall’Opéra di Parigi, con una compagnia che non ha mai ballato Angelin Preljocaj. È molto interessante perché il gruppo è giovane e desideroso di scoprire la tecnica contemporanea, molto esigente, di Angelin Preljocaj. È un balletto che fa parte della mia storia e il piacere di trasmetterlo equivale a quello con cui i ragazzi lo accolgono.

Del resto la presenza di Laurent Hilaire non può che ricondurre alla mente di tutti gli appassionati la sua corsa alla direzione del Ballo del Teatro Alla Scala di Milano. Si ricorderà della nomina scaligera di Mauro Bigonzetti, svoltando a piè pari verso il fronte contemporaneo del repertorio, proprio come nelle corde capitoline di questa prima rappresentazione de Le Parc, a dimostrazione della sterzata europea nel solco meno tradizionalista possibile. Men che per il Teatro dell'Opéra di Parigi che ha sostituito il dimissionario Benjamin Millepied con l'ultratradizionalista Aurelie Dupond.  Durante la conferenza stampa di presentazione de Le Parc, il coreografo Angelin Preljocaj ha dichiarato che

Le Parc è stata la mia prima creazione all'Opéra di Parigi. Quando inizio una collaborazione cerco di capire il più possibile la natura del luogo in cui mi trovo e i ballerini con cui lavorerò. Ripercorrendo la cultura francese e pensando alla storia dell'Opéra è nato Le Parc. Oggi sono a Roma a presentarlo con una compagnia vivace, desiderosa di ballare cose nuove. Questo slancio è dovuto alla visione di  Eleonora Abbagnato che ringrazio per questo invito.

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