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Danza: la prossima stagione scaligera prenderà il via con la “Coppelia” di Bigonzetti

Il cartellone 2016-2017 del Teatro Alla Scala di Milano porta in dote otto appuntamenti di danza dal 20 dicembre con “Coppelia” fino al 18 ottobre 2017 con la chiusura di “Romeo e Giulietta”.
A cura di Massimiliano Craus
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Mauro Bigonzetti, ph. Brescia e Amisano
Mauro Bigonzetti, ph. Brescia e Amisano

Al Piermarini è quasi tutto pronto per rimettere in scena ben otto appuntamenti di grande danza per la stagione 2016-2017, per la prima volta scelta e programmata in prima persona dal direttore artistico Mauro Bigonzetti. Purtroppo le consuete voci di corridoio non sembrano concilianti con il nuovo corso coreutico scaligero, soprattutto non sembra facile a nessuno poter sostituire degnamente l'ex direttore dimissionario Makhar Vaziev. Già in tempi non sospetti il soprintendente Alexander Pereira aveva strenuamente difeso la sua scelta di puntare diritto sull'unico nome italiano degno di nota che, a suo parere, potesse conciliare le esigenze di innovazione e rottura con il passato. Una scelta che, pare, non  è mai stata condivisa appieno dalla base, né dall'esigente pubblico scaligero. Eppure si parte, soprattutto si parte con la nuova stagione pensata e realizzata dal coreografo ex Aterballetto arricchita da nuove creazioni (come da contratto), grandi ritorni e titoloni del repertorio classico che non guastano mai. Un mix di innovazione e tradizione, dunque, fortemente voluto dal soprintendente e messo in bella mostra dal direttore artistico in una simbiosi senza se e senza ma.

Al Teatro Alla Scala il repertorio è contemporaneo

Petruska, ph. Lelli e Masotti
Petruska, ph. Lelli e Masotti

Il 20 dicembre Mauro Bigonzetti firma il proprio debutto e quello della nuova stagione con l'inedita produzione di "Coppelia", sullo spartito di Leo Delibes, per ben dieci repliche ed un'anteprima che chiarisce a caratteri cubitali il nuovo corso tersicoreo contemporaneo previsto per l'appassionato pubblico della danza del Piermarini. Una "Coppelia" vista e rivista da Mauro Bigonzetti che apre una stagione nella stagione, rimarcando molto la nuova natura contemporanea della compagnia da "Coppelia" a tutta una serie di titoli in scena fino all'1 giugno 2017, a partire dalla "Serata Stravinskij" in scena dall'11 febbraio all'1 marzo con due titoli stravinskijani diretti da Zubin Metha: "Le sacre du printems" di Glen Tetley e "Petruska" di Mikail Fokine, con scene e costumi di Alexandr Benois, ovvero due delle coreografie più note e complesse del repertorio del compositore di Lomonosov. Serata che anticiperà un altro trittico pregno di innovazione e tradizione (al Teatro Alla Scala dal 19 aprile al 13 maggio 2017), leitmotiv tanto del soprintendente che, a quanto pare, del direttore artistico dell'ensemble di balletto. "La Valse" di Maurice Ravel, "Symphony in C" di Georges Bizet e "Sheherazade" di Nikolaj Rimskij-Korsakov è una miscellanea ed al contempo un esperimento coreografico con "La Valse" a cura dei tre ballerini Stefania Ballone, Marco Messina e Matteo Gavazzi. Sulla stessa linea la "Sheherazade" del coreografo Eugenio Scigliano, matrice-Aterballetto anche per lui, a cornice della balanchiniana "Symphony in C" di questo trittico a tinte novecentesche che si alternerà sul palco con lo Spettacolo della Scuola di Ballo del Teatro Alla Scala diretta ancora dal francese Frederic Olivieri in scena dal 22 al 30 aprile dell'anno nuovo. Infine il "Progetto Handel", ennesima incursione coreografica del direttore mauro Bigonzetti, chiamato a rinnovare a mani basse il repertorio scaligero, stavolta con le musiche di Georg Friedrich Handel in scena dal 20 maggio al primo giugno. In questa occasione si avvarrà della presenza dell'etoile Svetlana Zakharova, quasi a rimediare alla latitanza dei balletti classici per l'intero cartellone invernale e primaverile della danza milanese.

L'estate scaligera porterà consiglio e tre classici del repertorio

Il lago dei cigni, ph. Carlos Quezada
Il lago dei cigni, ph. Carlos Quezada

Eh sì, dovranno aspettare tanti mesi gli appassionati di balletto di Milano e dintorni per rivedere titoli e coreografie amate e più note. Quasi a volersi rassicurare sulle sorti del teatro e di Tersicore, soprattutto dopo la rivoluzione a quattro mani di Alexander Pereira e Mauro Bigonzetti. E per fortuna ci pensa ancora George Balanchine con il "Sogno di una notte di mezza estate" dal 28 giugno al 22 luglio a rimettere le cose a posto, con un titolo classico ma moderno, amatissimo, colorato e buono per tutte le stagioni. Compresa quella assai discussa in arrivo al Piermarini, giusto in tempo per la chiusura con i botti di due tra i titoli più grandiosi dell'intero repertorio di balletto: "Il lago dei cigni" e "Romeo e Giulietta". Ci pare di aver letto negli occhi del pubblico che questi due balletti valgono il prezzo dell'abbonamento, forse esagerando sulle riflessioni e sui pregiudizi oltremodo affrettati. Fatto sta che dall'8 al 21 luglio ci saranno resse ai botteghini per "Il lago dei cigni" di Alexei Ratmansky, peraltro già in scena neanche tre mesi fa, in coproduzione con l'Opernhaus di Zurigo per un successo bissato ed annunciato. Prima della chiusura con il "Romeo e Giulietta" della tradizione british a firma di Kenneth MacMillan, sigillo di pace tra lo zoccolo duro del pubblico e la direzione artistica che mette in bella mostra la coppia da faville con il Romeo di Roberto Bolle e la Giulietta di Marianela Nunez.

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