Danza: la fuga ed il successo all’estero dei nostri talenti continua inarrestabile
Qualche tempo fa abbiamo celebrato la nomina di etoile all'Opéra Nationale de Bordeaux della siciliana Sara Renda, corregionale della già celebre Eleonora Abbagnato padrona di casa del Teatro dell'Opéra di Parigi e, com'è noto, direttrice della compagnia omonima del Corpo di Ballo del Costanzi di Roma. Da quell'elezione pare proprio che la fortuna abbia svoltato verso i nostri lidi, raccogliendo le migliori eredità delle scuole di ballo nostrane appannaggio di folgoranti carriere all'estero premiate con nomine qua e là. Passando per le conferme di nomi e cognomi italiani già affermatissimi all'estero quali Alessandro Riga, Principal alla Compania Nacional de Danza di Madrid (quest’anno nominato anche al prestigioso Premio Benois della Danza), Federico Bonelli e Valentino Zucchetti, rispettivamente Principal e primo solista in forze alla compagine della Royal Opera House. Sul versante femminile ci piace ricordare la torinese Silvia Azzoni che ad Amburgo è Principal dal 2001, con presenze stabili ai gala più importanti del mondo. Senza dimenticare Petra Conti ed Eris Nehza. Coppia artistica e nella vita, i due danzatori sotto la direzione scaligera di Makhar Vaziev hanno danzato da protagonisti in tutte le produzioni abbandonando il massimo teatro italiano per volare oltreoceano dove sono entrambi Principal al Boston Ballet, compagnia che con le scelte operate dal direttore artistico Mikko Nissinen (una su tutte il rinnovamento del repertorio con il recente accordo con il coreografo William Forsythe) è oggi tra le migliori realtà statunitensi.
Tre giovani italiani pronti alla scalata del San Francisco Ballet
In questa primavera si sono susseguite altre tre pregevoli nomine, avvenute nei giorni scorsi con Carlo Di Lanno a Principal Dancer, Angelo Greco Soloists e Davide Occhipinti Apprentice al San Francisco Ballet diretto da Helgi Tomasson. Su tutti si è distinto Carlo Di Lanno, impegnato quest'anno con molti ruoli nel San Francisco Ballet che l'hanno condotto al gradino più alto della gerarchia di un ballerino: da The Vertiginous Thrill of Exactitude di William Forsythe a Shostakovich Trilogy di Alexey Ratmansky a Serenade di George Balanchine. Ma soprattutto Carlo Di Lanno si è distinto nei ruoli da protagonista interpretando Romeo & Juliet dello stesso direttore Helgi Tomasson, Green in Dances at a Gathering e il Flemmatico nei Quattro temperamenti ancora di George Balanchine.
Davide Dato è la nuova etoile del Balletto dell'Opéra di Vienna
Il biellese Davide Dato è la nuova étoile del Balletto dell’Opéra di Vienna. La sua promozione è l'ultima, in mero ordine cronologico, per i nostri italiani all'estero ed è avvenuta al termine della rappresentazione del Don Chisciotte di Rudolf Nureyev. Al termine dello spettacolo il sipario si è riaperto e sulla scena è comparso il direttore francese della compagine viennese Manuel Legris che, come da copione coreutico, ha annunciato la promozione ad etoile. Una promozione sul campo come nelle migliori tradizioni per l'allievo della Scuola di Ballo del Teatro Alla Scala Davide Dato, da tempo a Vienna dove sino a ieri ricopriva la carica di solista e da oggi sarà ancora più protagonista, al pari di Vito Mazzeo al Balletto Nazionale Olandese di Amsterdam. Davide Dato danzerà in Italia il prossimo 16 giugno al Teatro Petruzzelli di Bari nel Gala del Cigno Nero. Con lui ci saranno Anna Tsygankova, Jozef Varga, Nina Polakova, Alessandro Vinci e altri solisti provenienti dalle maggiori compagnie del mondo. In attesa di nuove nomine all'estero come in Italia.
