Danza: la Coppelia di Roland Petit al Teatro dell’Opera di Roma con Luigi Bonino
Era il 1870 quando fu rappresentato per la prima volta al Teatro dell'Opéra di Parigi il balletto pantomimico in tre atti Coppelia, Ovvero la ragazza dagli occhi di smalto, di Arthur Saint-Leon, musiche di Léo Delibes e libretto di Charles Nuitter. Il titolo fu trapiantato nel balletto dal racconto L'Uomo della sabbia di E.T.A. Hoffmann, proprio nel solco della tradizione ottocentesca di rifacimento coreografico di tanta letteratura europea. Quell'anno e quel libretto hanno tuttavia segnato una linea di confine nella storia della danza, ovvero la conclusione del filone parigino del repertorio di balletto, ed il conseguente esodo forzato delle masse coreutiche francesi verso la ricca Russia degli zar, a causa della disastrosa guerra di Sedan. In quel 1870 Napoleone III fu sconfitto dal prussiano Bismark e Parigi, come gran parte della Francia, fu bruciata e rasa al suolo. Il mondo della danza si trasferì di sana pianta in Russia, terra ricca e fertile che ha successivamente scritto le pagine più importanti del balletto. Tra i titoli drammatici del primo romanticismo d'Oltralpe e quelli "russi" di Marius Petipa di fine Ottocento, senz'altro si colloca la brillante Coppelia di questi giorni romani. Balletto di confine, dunque, ma anche il primo titolo con la partecipazione attiva degli automi, poi ripresi con ancor maggiore visibilità da Lev Ivanov ne Lo Schiaccianoci del 1892 e nei novecenteschi Petruscha di Mikail Fokine del 1911 e La bottega fantastica di Leonide Massine del 1919. Ma questa è un'altra storia.
Luigi Bonino, Alessia Gay e lo scaligero Claudio Coviello nella Coppelia romana di Roland Petit dal 30 ottobre al Teatro Costanzi
Il sommo Roland Petit ha portato in dono la propria versione di Coppelia nei più prestigiosi teatri del mondo, facendo tappa in tutte le città italiane, dalla prima rappresentazione marsigliese del 1975 ad oggi. Le storie di Swanilda e della bambola Coppelia si intrecciano in un turbinio d'amore e gelosia per via dell'impertinente Franz, ignaro strumento del mago Coppelius. Andiamo con ordine. La bambola Coppelia attira a sé le attenzioni del protagonista che, fanciullescamente, si fa adescare nel laboratorio del mago per conoscere l'automa-fanciulla che ha fatto perdere la testa all'intero villaggio. Qui giunge successivamente anche Swanilda che, prendendosi gioco di Coppelius, si sostituisce alla bambola rispondendo ai comandi impartiti con danze ed ammiccamenti vari. Il mago fa volutamente ubriacare Franz per poter trasferire la sua anima nel corpo di Coppelia nella speranza di darle vita. Da qui il divertente gioco degli equivoci tra i protagonisti fino alla festosa conclusione a danno del malcapitato mago Coppelius. L'intreccio proposto dal duo Charlesa Nuitter-Arthur Saint-Leon, riscritto da Roland Petit e ripreso a sua volta da Luigi Bonino, si presta meravigliosamente alle scene ed ai costumi di Ezio Frigerio ed all'abilità dei protagonisti in scena, ivi compreso il funambolico Luigi Bonino nelle vesti di Coppelius, proprio come fece il mentore Roland Petit nella propria inaugurale rappresentazione già ricordata del 1975. Lo stesso Petit che operò un taglio verticale della rappresentazione, riducendo a due atti il balletto, con il secondo ambientato per intero nel laboratorio dell'improbabile mago. Scoprirete qui date e cast della Coppelia romana in scena al Teatro Costanzi dal 30 ottobre al 7 novembre.
Coppelia chiude la stagione 2014-2015 del Teatro dell'Opera di Roma. Di seguito la programmazione 2015-2016
Ferme restando le primedonne della danza capitolina Eleonora Abbagnato, direttrice del Corpo di Ballo del Teatro dell'Opera, e la direttrice della rispettiva Scuola di Danza Laura Comi, si è giunti al capolinea della ricchissima stagione 2014-2015 che, nelle previsioni, sarà ben differente stando a sbirciare la programmazione, di cui qui segnaliamo nomi, titoli e numeri. A partire dall'inaugurazione della nuova stagione ballettistica di domenica 20 dicembre con l'immancabile Lo Schiaccianoci nella versione del coreografo e regista Giuliano Peparini, volto noto della TV nostrana per la partecipazione allo show AMICI di Maria De Filippi. In febbraio si dà invece grande spazio alla coreografia d'autore del Novecento, portando in scena i masterpiece di George Balanchine, Benjamin Millepied, William Forsythe ed il terzo atto de La Raymonda di Rudolf Nureyev. Tutto compreso nella voce Grandi Coreografi in cartellone da venerdì 26 febbraio 2016. Dal 5 maggio dirige e va in scena Eleonora Abbagnato, etoile del Teatro dell'Opéra di Parigi nonché direttrice dell'ensemble capitolino. Qui la Abbagnato interpreta Le Parc, musiche di Wolfang Amadeus Mozart e coreografie di Angelin Preljocaj. Fino al titolone Il lago dei cigni in scena dal 27 settembre prossimo, nella versione dell'enfant prodige britannico, ormai sempre meno enfant ma ancora molto prodige, Cristopher Wheeldon. Il quarantaduenne lord della danza inglese irrompe al Teatro dell'Opera a chiusura di una stagione di fermento, pregna di significati, forme e contenuti differenti dal cliché classico del repertorio proposto di consueto, nel segno dell'innovazione. E che innovazione sia.