Danza: La Bella Addormentata apre la stagione del Teatro Carlo Gesualdo di Avellino
Proprio quando al Comune di Avellino si discute animatamente del futuro della città e, soprattutto, della cittadinanza artistica e culturale irpina, il Teatro Carlo Gesualdo prosegue il proprio cammino inaugurando il Gesualdo Danza, la stagione di balletto 2016 in seno al cartellone del teatro di Piazza Castello. E si è pensato di partire con il piede giusto, almeno per quanto concerne il titolo del repertorio scelto, ovvero il primo lavoro insieme dei due uomini più importanti dell'Ottocento coreutico: il coreografo Marius Petipa ed il compositore Piotr Ilich Ciaikovsky ne La Bella Addormentata di sabato 16 e domenica 17 gennaio. I due hanno messo in scena nel 1890 il capolavoro per eccellenza del balletto romantico, quella Bella Addormentata divenuta ben presto il banco di prova definitivo per le prime ballerine di ogni tempo. E probabilmente questa versione de La Bella Addormentata, affidata al Balletto di Mosca La Classique diretto da Elik Melikov, è probabilmente un banco di prova più commerciale di altri, individuando nell'ensemble moscovita di una compagnia di balletto abituata a viaggiare in lungo e largo per l'Europa ed il repertorio ma senza mai aver scaldato gli animi più di tanto. Fortuna vuole che per l'occasione irpina il Teatro Carlo Gesualdo abbia predisposto la musica dal vivo con l'Orchestra di casa, compensando saggiamente il background coreutico proposto da Elik Melikov & Co. A leggere il pedigree del Balletto di Mosca La Classique c'è tuttavia da star sereni sulle conoscenze del repertorio russo, tanto che la stessa Bella Addormentata ha i suoi natali nella lontana San Pietroburgo, con caratteristiche tecniche ed artistiche proprie del repertorio partorito al di là degli Urali. Il questi termini il direttore del Teatro Carlo Gesualdo Dario Bavaro ha precisato lo sforzo del Massimo irpino per soddisfare le crescenti esigenze del pubblico:
il nostro teatro programma eventi di danza con continuità per educare il pubblico attraverso titoli conosciuti ai più, senza tuttavia lesinare sforzi verso un repertorio di nicchia invitando coreografi di chiara fama in più di un'occasione. Quest'anno abbiamo ben quattro appuntamenti con la danza che conta, cominciando con La Bella Addormentata per poi bissare con Il Cigno Nero con Giuseppe Picone, l'Otello di José Perez e chiudere in marzo con il trittico Carmen, Medea e Cassandra a firma di Luciano Cannito.
Al via la terza edizione di Gesualdo/Danza ad Avellino
La Bella Addormentata apre il sipario della danza al Teatro Carlo Gesualdo di Avellino, in piena corsa verso i due sold out nelle serate di sabato e domenica. Definito dai critici il balletto più difficile nella tecnica accademica, La Bella Addormentata del Balletto di Mosca La Classique è stata scelta tra le tante in circolazione con l'orchestrazione dal vivo. Ma la danza al Teatro Carlo Gesualdo non si ferma all'esterofila presenza di Elik Melikov così, nel giro dei primi tre mesi dell'anno nuovo, si è consolidata la partnership con il Teatro Pubblico Campano per la messinscena di altre tre produzioni. Il 28 gennaio, restando in tema di grandi titoli del repertorio classico, andrà in scena Il Cigno Nero pregno del fascino imperituro de Il Lago dei Cigni di Piotr Ilich Ciaikovsky, storia d’amore di tormenti, seduzione, tradimento, incantesimi e trasformazioni. Ad accompagnare l'etoile internazionale Giuseppe Picone saranno Alessio Rezza ed il Corpo di Ballo del Teatro dell'Opera di Roma. Altro appuntamento domenica 21 febbraio ed altro personaggio molto noto al pubblico della televisione, quel José Perez volto del talent AMICI di Maria De Filippi ma oggi star acclamata della danza teatrale. In coppia con Claudia Vecchi, il cubano porterà in scena con l'Otello di Fabrizio Monteverde, peraltro già andato in scena l'ottobre scorso al Teatro di San Carlo di Napoli. Infine Carmen, Medea e Cassandra, ovvero tre tra le donne più raccontate nella letteratura di tutti i tempi. Le tre vittime e carnefici di Luciano Cannito andranno in scena martedì 8 marzo, nelle interpretazioni di Rossella Brescia e Vanessa Gravina, a festeggiare la festa delle donne con tre rappresentanti del gentilsesso ad ampio spettro culturale.
