Danza: l’histoire de Manon di MacMillan al Teatro Alla Scala con Bolle e Zakharova
In data 11 novembre 2015 un comunicato ufficiale del Teatro Alla Scala recita testualmente che
La prima rappresentazione del balletto L’histoire de Manon in programma domani, giovedì 12 novembre, andrà in scena con scenografia e luci ridotte a causa di uno sciopero indetto dalla CGIL. Il Corpo di Ballo del Teatro Alla Scala, l’Orchestra diretta da David Coleman e le étoiles Svetlana Zakharova e Roberto Bolle hanno confermato la loro partecipazione. Il Teatro alla Scala è spiacente per il disagio ma ha ritenuto prioritario che fosse in ogni caso garantita al pubblico la possibilità di assistere allo spettacolo.
Quando scriviamo non sono stati fatti passi avanti nella trattativa ma si resta ottimisti. Soprattutto ottimisti per la bontà delle rappresentazioni in vista, con Roberto Bolle e Svetlana Zakharova nuovamente in scena al Teatro Alla Scala insieme fino alla fine, proprio come Manon e des Grieux. Assolutamente di gran rilievo, però, anche il secondo cast con la splendida Natalia Osipova accanto alla consolidata figura del primissimo ballerino scaligero Claudio Coviello. Tutti seguiti nella ripresa della kennethiana Histoire de Manon ad opera di Julie Lincoln, con la direzione in scena di David Coleman. Chiusura con il botto, dunque, apripista di una nuova scintillante stagione di balletto orfani del direttore della Compagnia Makhar Vaziev ormai con le valigie strapronte per il Teatro Bolshoi di Mosca. La morte di Manon sembra quasi voler scrivere la storia del futuro prossimo, dunque, in un ensemble in gran forma che dovrà e potrà rinascere a nuova vita proprio come la Cinderella di Mauro Bigonzetti del 19 dicembre prossimo in scena al Piermarini. Ferma restando l'attesa spasmodica del nuovo direttore del Corpo di Ballo. E' partita l'italica abitudine del toto-direttore, che comincino le scommesse!
Le vicende drammatiche di Manon nella sua histiore, dall'abate Prévost a Kenneth MacMillan
Il libretto del balletto prende corpo dal racconto dell'abate Prévost Histoire du Chevalier des Grieux et de Manon Lescaut del 1731 ma, paradossalmente, prende il titolo di Histoire de Manon solo nel 1990, a seguito delle proteste mosse dagli eredi del compositore francese Jules Massenet la cui opera, peraltro, si intitola già Manon. Altra peculiarità di questo titolo è l'arrangiamento della partitura musicale su vari spartiti del compositore Jules Massenet tranne che su quella tanto celebrata Manon. Il libretto del coreografo britannico Kenneth MacMillan vede la protagonista Manon Lescaut che, nonostante il proprio amore per il giovane René des Grieux, prosegue i suoi ammiccamenti al lusso ed allo sfarzo tanto da farsi vendere dal fratello ad un ricco protettore. In seguito, però, Manon incontrerà il suo vecchio amore e lo costringerà a barare al gioco con il suo amante per sottrargli del denaro e poi fuggire insieme. La tragedia si avvia a dettare legge quando l'uomo, per vendetta, fa arrestare Manon con l'accusa di prostituzione ed uccide il fratello di lei, Lescaut. Quando i due protagonisti vengono deportati nelle prigioni della Louisiana non si placano le peripezie drammatiche. Un carceriere, infatti, si invaghisce di Manon ma des Grieux, ingelosito, lo pugnala mortalmente per una nuova fuga insieme alla sua amata verso una palude. E' proprio nella palude che Manon muore tra le braccia del disperato des Grieux, ponendo fine anzitempo ad una vita dissennata al cospetto di un amorale impossibile amore.