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Dalla Disney alla storia dell’arte: un film animato dà vita ai quadri

Da un’idea di due filmaker della Disney, Art Story racconterà le avventure di un nonno e un nipote intrappolati nei dipinti famosi, a spasso tra un Van Gogh, un Degas, un Dalì e tanti altri.
A cura di Gabriella Valente
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Chi non ricorda con aria sognante la fantastica scena in cui Mary Poppins, con i piccoli Jane e Michael, saltava nei disegni a gessetto di Bert per andare a spasso in quei coloratissimi paesaggi? A chi non è rimasta nel cuore quella trovata? …perché tuffarsi in un’immagine ed abitarla è il miglior modo per amarla, per appropriarsene, per comprenderla.

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È questa fondamentalmente l’idea alla base di Art Story, il film d’animazione di Aaron Blaise e Chuck Williams, veterani della Disney, che, dopo aver lavorato a pellicole come Il Re Leone o La Bella e La Bestia, hanno deciso questa volta di dedicarsi ad un progetto indipendente e alternativo: un lungometraggio ambientato nella storia dell’arte, un film le cui scene non sono altro che i più famosi dipinti di tutti i tempi, quindi un cartone animato che dà vita alle opere d’arte.

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Film d’animazione e storia dell’arte in un unico prodotto: pensato per i più piccoli ma gradito anche ai grandi, un modo divertente e ben fruibile per entrare nel mondo della grande pittura. Il film è ancora in fase progettuale, ma gli autori hanno già pubblicato online i primi bellissimi disegni (li trovate nella gallery in fondo alla pagina). Filo conduttore di Art Story sono le avventure di Walt (chiaro omaggio a Disney), un attento ragazzino di 11 anni, e del suo stravagante nonno, i quali, intenti a inseguire un antagonista cattivo, rimangono intrappolati nella dimensione parallela della grande pittura del passato e, alla ricerca di una via d’uscita, passano da un dipinto all’altro, andando ad abitare, percorrere e animare tanti celebri capolavori.

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Si troveranno a chiacchierare con Van Gogh nella notte stellata, si mimetizzeranno goffamente nella classe di danza di Degas, discuteranno seduti al bancone del bar dei nottambuli di Hopper, fluttueranno tra violini, mucche e donne nel mondo a soqquadro di Chagall, si perderanno nei labirinti concavi e convessi di Escher, sfrecceranno in auto nelle visioni pop di Lichtenstein, toccheranno con mano le ninfee di Monet…

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Non è un’idea adorabile? E, per ora, a giudicare dalle prime fasi di realizzazione, il risultato sarà di alta qualità. Di volta in volta, saltando da un dipinto all’altro, i protagonisti adatteranno il loro aspetto ai diversi stili di pittura: saranno impressionisti, espressionisti, cubisti, naif, pop, iperrealisti e così via, a seconda del quadro che andranno ad abitare. Inoltre, per far sì che il film riesca anche in un intento didattico, gli autori organizzeranno le ‘tappe pittoriche’ di Walt e suo nonno, secondo un criterio che tiene conto di aspetti cronologici e delle influenze tra i vari artisti, cosicché guardare il cartone animato sarà anche un po’ come sfogliare un manuale di storia dell’arte.

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Forti di un’esperienza ventennale alla Disney, condotta in tempi in cui non si usava ancora la grafica digitale, per questo progetto Blaise e Williams virano verso un uso ampio della tecnologia, pur senza abbandonare il disegno tradizionale: attraverso una combinazione di disegni a mano, animazione CG e diverse tecniche di rendering, realizzano delle immagini incantevoli, dove le opere simulate conservano l’essenza degli originali, mentre le ‘aggiunte moderne’ animano simpaticamente e propriamente la scena.

L’intero progetto però, sebbene in progress, è ancora in forse. Le sorti della sua realizzazione sono infatti affidate al crowdfounding, la forma di finanziamento dal basso sempre più usata nelle produzioni culturali, per cui chiunque voglia effettuare una donazione, anche di un dollaro, a favore del progetto può farlo attraverso una piattaforma web. Nel caso di Art Story, la pagina web dedicata è sul sito Kickstarter ed è visitabile a questo link. Per le spese di produzione del film e di alcuni prodotti collaterali (come un libro per ragazzi tratto dal cartone animato), gli autori hanno calcolato un budget di 350.000 dollari. Ma in verità dal 7 luglio ad oggi sono stati raccolti poco più di 80.000 dollari e, per incrementare la somma, c’è tempo solo fino al 23 agosto.

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Sulla pagina del crowdfounding, gli ex disegnatori della Disney spiegano a fondo l’idea di Art Story, soffermandosi sulle caratteristiche e le motivazioni del progetto. Ogni donazione, dicono, sarà anche un segno per le case di distribuzione cinematografica del fatto che un film del genere avrebbe grande seguito. L'adozione del crowdfounding è un indizio, forse, della crisi che tocca anche le grandi industrie, ma d’altro canto è uno strumento allegro per coinvolgere il pubblico: ogni sostenitore sarà ricompensato, a seconda della donazione, con dvd del film, disegni originali, accesso al blog dei disegnatori, persino con la partecipazione a una giornata di lavoro in studio o con la presenza nel film sotto forma di cartone animato. Ma soprattutto, chiunque contribuirà alla raccolta fondi potrà suggerire un dipinto da inserire in Art Story.

La storia, promettono gli autori, sarà avvincente ed elettrizzante per tutta la famiglia. Il fine divulgativo e didattico unito al dilettevole è senza dubbio valido: una storia dell’arte animata per appassionare le nuove generazioni di artisti, di visitatori di musei, di amanti dell’arte, in una forma decisamente promettente. Dopo anni di lavoro alla Disney, ecco la svolta di Blaise e Williams: “Tutti abbiamo visto il successo di pesciolini, giocattoli, formiche, draghi e mostri… Bene, che ne dite dell’arte?”.

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