Dalla Danimarca 1,5 milioni per i Fori Imperiali di Roma

Il mecenatismo straniero in Italia non è una novità. Eppure fa sempre notizia quando qualche mecenate dall'estero decide di finanziare interventi per la valorizzazione e la tutela dei nostri beni culturali. E così dalla Danimarca arriva un prezioso atto di mecenatismo che intende riportare alla luce il Foro di Cesare nella sua interezza. I Fori Imperiali di Roma, patrimonio culturale dell'umanità, infatti, nascondo nelle proprie cavità ancora molti misteri da scoprire, come una parte appunto del famoso Foro di Cesare ancora non "scavato".

1,5 milione di euro dalla Danimarca

Per fortuna ci sono i danesi. E così, la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali ha firmato nei giorni passati una convenzione con l'Accademia di Danimarca, del valore di 1.500.000 euro che sarà messo a disposizione dalla Fondazione Carlsberg di Copenhagen. L'operazione non avrà alcun onere per l'amministrazione della città di Roma.

Lo scopo: portare il Foro di Cesare alla luce

Lo scopo del finanziamento sarà l'ampliamento del Foro di Cesare, l'unico dei cinque complessi architettonici imperiali a essere stato già portato alla luce nell'intera lunghezza originaria, al contrario la larghezza dell'importante scavo archeologico è impedita al momento dal fatto che gran parte del Foro giace ancora nascosto sotto il bordo di Via dei Fori Imperiali. Bisognerà dunque scaverà sotto la sede stradale, per riportare alla luce una testimonianza preziosissima dell'antichità.

Il primo dei Fori Imperiali di Roma

Il Foro di Cesare fu il primo dei Fori Imperiali di Roma a essere costruito con la finalità di ingrandire gli spazi della città di Roma e, allo stesso tempo, celebrare  di ampliare gli spazi del centro politico, amministrativo e religioso della città della tradizionale piazza pubblica del Foro Romano e contemporaneamente di celebrare l'imperatore Giulio Cesare.