video suggerito
video suggerito

Dal dito di Galileo al pene di Napoleone: lo strano culto delle reliquie “laiche”

Le reliquie non sono soltanto prerogativa dei religiosi. Esistono molte interessanti (e particolari) reliquie “laiche”: come il pene di Napoleone.
A cura di Federica D'Alfonso
25 CONDIVISIONI
Justus Sustermans, Ritratto di Galileo Galilei (1636)
Justus Sustermans, Ritratto di Galileo Galilei (1636)

Qualunque sia il credo religioso, o qualunque idea si abbia della propria vita dopo la morte, certo è che pochi sarebbero contenti nel vedere i propri resti in vendita su eBay: una recente denuncia, presentata contro il famoso sito di aste online da un cliente che si è imbattuto nella vendita di un presunto osso appartenente ad un uomo, solleva curiosi interrogativi circa il destino dei nostri resti dopo la morte nell'era del web.

Il macabro traffico di reliquie sacre non è, naturalmente, nulla di nuovo. Per secoli, pellegrini di tutto il mondo hanno intrapreso lunghi viaggi per pregare o anche solo per vedere da lontano i resti di corpi dei profeti e dei martiri. Ma la strana pratica di conservare e venerare i resti umani non è propria solo dei santi. Esistono, nel mondo, reliquie che potremmo definire "laiche", resti appartenuti ai grandi uomini del passato: alcune delle quali, proprio strane.

1. "Il dito che indicò per prima il cielo"

Il dito medio della mano destra di Galileo, conservato presso il Museo Galileo di Firenze
Il dito medio della mano destra di Galileo, conservato presso il Museo Galileo di Firenze

È questi il dito, onde la mano illustre del Ciel scorse segnando i spazi immensi,
E nuovi Astri additò, di vetro industre maraviglioso ordingo offrendo a' sensi,
E ciò con saggio ardir giunger pote'o, ove non giunse Encelado, e Tifeo.

Firenze è custode di una delle “collezioni” più particolari della storia: il pollice e il dito medio della mano destra di Galileo Galilei infatti, acquisiti all'asta dal Museo di Storia della Scienza fiorentino, sono i protagonisti della celebrazione di Galileo come eroe e martire della scienza. A lungo esposto nella Biblioteca Laurenziana, il cimelio venne trasferito nel Museo di Fisica e Storia Naturale per poi passare, nel 1927, nel Museo di Storia della Scienza di Firenze.

2. Un pene imperiale

Il presunto pene di Napoleone, di proprietà di un privato
Il presunto pene di Napoleone, di proprietà di un privato

Una questione molto dibattuta dagli storici è quella che vede protagonista una parte "intima" di uno dei personaggi storici più controversi di sempre. Secondo alcuni, mentre il corpo di Napoleone Bonaparte riposa tranquillamente a Parigi, una parte di lui si troverebbe oltre oceano, precisamente a New York. Si tratta del pene di monsieur Bonaparte, pagato ben 36 mila dollari nel 1969 da un urologo statunitense. La storia della strana reliquia non convince molti storici, ma è pur sempre affascinante: quando l'ormai ex imperatore di Francia, in esilio a Sant'Elena, morì di cancro allo stomaco, il 5 maggio 1821, venne eseguita un'autopsia. A presiedere all'operazione, un sacerdote, che ebbe in dono lo strano oggetto. Non soltanto il più grande condottiero della storia sarebbe condannato a riposare senza una sua “parte”: ma l'esistenza della reliquia confermerebbe una maldicenza già da tempo nota. Ovvero che l'Imperatore fosse davvero poco dotato: "La misura del pene di Bonaparte”, spiegò l'urologo durante un'intervista senza fornire ulteriori dettagli, “era di quattro centimetri e mezzo in stato di riposo che diventavano 6,1 durante l'erezione".

3. Gli occhi della fisica moderna

Albert Einstein (1879-1955)
Albert Einstein (1879-1955)

Dopo decenni passati ad osservare l'immensità dell'universo, gli occhi del professor Albert Einstein vennero, secondo alcune leggende, separati dal suo corpo. Essi sarebbero rinchiusi in una cassetta di sicurezza negli Stati Uniti. La “leggenda” ha un fondo di verità se si pensa che nel 1955, dopo la morte del famoso scienziato, il suo cervello venne sottoposto ad analisi accurate: gli occhi, conservati in una sostanza che ne preserverebbe l'integrità, sarebbero stati donati al suo oftalmologo di fiducia, Henry Abrams. Abrams è morto nel 2009, all'età di 97 anni, e si pensa che il prezioso tesoro sia ancora nascosto da qualche parte.

4. L'ultimo respiro di Edison

L'ultimo respiro di Edison, conservato in Michigan
L'ultimo respiro di Edison, conservato in Michigan

Un po' improbabile, ma sicuramente affascinante, è la storia che si cela dietro la reliquia dedicata a Thomas Edison, famosissimo inventore statunitense. Presso il Museo Henry Ford, in Michigan, è conservata una provetta con un tappo di sughero: al suo interno, l'ultimo respiro esalato dal leggendario personaggio. Quando l'inventore della lampadina muore, nel suo letto, nel 1931, il suo medico personale avrebbe sigillato il suo ultimo respiro vitale. Il figlio, Charles, credendo come facevano i greci che il respiro portasse con sé la propria anima, ha consegnato la provetta al socio in affari di suo padre, Ford, che l'ha custodita gelosamente per decenni.

5. Il cuore della musica

Ritratto di Fryderyk Chopin, dipinto di Ary Scheffer del 1847
Ritratto di Fryderyk Chopin, dipinto di Ary Scheffer del 1847

L'unica reliquia forse davvero autentica di questa strana lista è quella conservata in Polonia, nella Chiesa del Sacro Cuore. Autentica certo, ma anche un po' macabra: si tratta infatti del cuore del compositore Fryderyk Franciszek Chopin. Perché in Polonia, se Chopin morì in Francia? Si racconta che sul letto di morte l'uomo chiese che il suo cuore fosse separato dal corpo e custodito dalla sua terra natale, dalla quale si era separato per un esilio forzato. È così che il corpo del pianista è sepolto nel celebre cimitero parigino di Père Lachaise, mentre il suo cuore si dice sia stato chiuso in un barattolo pieno di cognac per essere contrabbandato da sua sorella, che oltrepassando la frontiera russa, lo recapitò infine a Varsavia. Una volta lì, il cuore di Chopin è passato per le mani di diversi suoi parenti prima di essere chiuso in una colonna della chiesa barocca di Santa Croce, nel centro di Varsavia.

25 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views