Dai disegni di Leonardo alla medicina moderna: gli atlanti anatomici in mostra a Napoli
La Biblioteca Nazionale di Napoli svela i segreti più reconditi del corpo umano con una mostra interamente dedicata alle importantissime raccolte manoscritte e iconografiche mediche conservate negli archivi di Palazzo Reale. È stata prorogata fino al 18 settembre 2017 l’esposizione “Viaggio nel corpo umano nel tempo. Atlanti anatomici dal XV al XIX secolo”, pensata in occasione della 31° edizione di Futuro Remoto, tenutasi a Napoli dal 25 al 28 maggio scorso.
Per tutta l’estate sarà ancora possibile ammirare, nella Sala delle Esposizioni della Biblioteca, la vasta e preziosa raccolta di manoscritti, disegni e libri a stampa che raccontano, attraverso disegni e illustrazioni, la storia dello studio del corpo umano dal Cinquecento all'Ottocento. La mostra, realizzata in collaborazione con la Facoltà di Farmacia e Medicina dell’Università degli Studi di Salerno e la Fondazione IDIS-Città della Scienza, raccoglie ed espone alcuni fra i testi più preziosi e rari conservati appunto nella Biblioteca Nazionale di Napoli dedicati all'anatomia.
La lunga storia del corpo umano
Lo studio anatomico è attestato fin dall'antichità greca, ma fu solo nel Rinascimento che tale pratica, legata per lungo tempo alla religione e frenata dalle numerose superstizioni a riguardo, iniziò a prendere la forma di una vera e propria “scienza”: fu grazie al lavoro di intellettuali come Leonardo da Vinci e Vesalio che le ricerche compiute in epoca antica trovarono smentite e conferme, soprattutto grazie al lavoro di quest’ultimo. L’opera principale di Vesalio, infatti, il “De Humani Corporis”, è considerato a buon diritto il primo testo in cui teoria medica e pratica anatomica confluiscono, attribuendo allo studio del corpo umano statuto empirico.
La mostra: dall'arte di Da Vinci alla medicina
A partire da una selezione di manoscritti e volumi a stampa dal XV al XIX secolo la mostra tenta di offrire uno sguardo il più possibile completo sulla storia della medicina e sugli sviluppi della raffigurazione del corpo umano nei secoli.
Una raffigurazione che, anche quando si parla di scienza, non può prescindere da un certo grado di sensibilità artistica: per moltissimo tempo infatti, l’arte fu al servizio della scienza per la rappresentazione delle nozioni anatomiche e l’anatomia, a sua volta, fu uno strumento fondamentale per raggiungere gli altissimi livelli di realismo di cui, ad esempio, Leonardo da Vinci fu maestro indiscusso.
E proprio Da Vinci è uno dei nomi di spicco della mostra bibliografica napoletana, che espone una piccola antologia di disegni conosciuta come “Codice Corazza” e conservata presso la Sezione Manoscritti e Rari. Oltre al grande maestro, la rassegna svela al pubblico i segreti di tantissimi altri importanti studiosi del corpo umano, alcuni dei quali mai esposti prima d’ora: fra gli altri, un manoscritto del naturalista Johannes van Heeck, in cui è analizzata e riprodotta con una precisione superba una sezione anatomica dell’occhio umano. Si prosegue poi con il “Fasciculus Medicinae”, stampato a Venezia nel 1491, considerato il primo e più importante prontuario medico d’Europa.