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Da “Oblomov” a “La casa delle belle addormentate”: la letteratura è una strana coppia

Ultimo appuntamento della rassegna “Strane coppie” promossa dalla scrittrice Antonella Cilento. Gli scrittori Antonio Franchini e Giuseppe Montesano si confronteranno sui capolavori del russo Ivan Goncarov e del premio Nobel giapponese Yasunari Kawabata.
A cura di Redazione Cultura
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Ivan Goncarov e Yasunari Kawabata (locandina Strane Coppie)
Ivan Goncarov e Yasunari Kawabata (locandina Strane Coppie)

Settima e ultima puntata per quest’edizione di "Strane coppie", la rassegna letteraria ideata e promossa dalla scrittrice Antonella Cilento, che sarà anche coordinatrice della serata. A confrontarsi nella prestigiosa sede di Palazzo Ricca a Napoli, presso la sede della Fondazione Banco di Napoli, ore 18, gli scrittori Antonio Franchini e Giuseppe Montesano si "sfideranno" confrontandosi su due grandi modelli della letteratura internazionale.

Uno russo, "Oblomov" di Ivan Goncarov, divenuto persino proverbiale, poiché per indicare qualcuno che sia immobile all’eccesso si dice, appunto, oblomoviano, e il secondo, giapponese, "La casa delle belle addormentate" di Yasunari Kawabata, il primo Premio Nobel giapponese, frutto del paese che più rapidamente è entrato nella modernità tecnologica ma che conserva nelle sue arti il senso profondo della contemplazione e della lentezza come valore dell’esistere. La Russia dell’Ottocento e il Giappone del Novecento, dunque, due rappresentazioni critiche dell’immobilità, della stasi sociale. In Goncarov si ride fino al nervosisimo, in Kawabata si avverte il gelo della vita che svanisce.

L’inerzia di Oblomov nella Pietroburgo zarista è fatalista, ironica, eroicamente pigra, ritratto comico di una generazione viziata e apatica, refrattaria ad ogni novità e cambiamento: passando da un divano all’altro, in una casa con servitore ma dove non si toglie mai la polvere, il ricco Il’Ja Il’ic passa il suo tempo a pensare in astratto, alla vita, all’amore.

La lentezza di Eguchi Yukio è invece dovuta alla vecchiaia, all’avvicinarsi della morte: le visite alla casa dove le giovani prostitute sono sedate lo immerge nell’immobilità dei ricordi, nell’ossessione dell’amore, della sessualità, del passato. Ma quando a morire non è lui ma una delle giovani donne che visita, la tenutaria del bordello gli risponde di non avvilirsi, tanto ce n’è sempre un’altra.

Le letture saranno affidate alla voce dell'attore Orlando Cinque.

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