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“Da Kandinsky a Pollock”: le opere del Guggenheim in mostra a Firenze

Dal 19 marzo al 24 luglio 2016 Palazzo Strozzi, a Firenze, propone un viaggio unico nelle avanguardie europee e americane: “Da Kandinsky a Pollock”, oltre 100 opere di artisti come Marcel Duchamp, Pablo Picasso, Alberto Burri, fino a Mark Rothko e Jackson Pollock. Un’esposizione pensata per mettere in luce il particolare rapporto fra arte europea e americana, mediato da una delle figure più importanti del Novecento: Peggy Guggenheim.
A cura di Federica D'Alfonso
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Vassily Kandinskij, Giallo, rosso, blu, olio su tela, 1925, Musée national d'art moderne, Parigi
Vassily Kandinskij, Giallo, rosso, blu, olio su tela, 1925, Musée national d'art moderne, Parigi

Dopo il record di visitatori registrato con la rassegna "Bellezza divina", 150 mila in due mesi, Palazzo Strozzi inaugura una nuova imperdibile mostra: "Da Kandinsky a Pollock", in programma dal 19 marzo al 24 luglio 2016. Curata da Luca Massimo Barbero, l'esposizione nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Palazzo Strozzi e la Fondazione Solomon R. Guggenheim: all’interno della cornice di uno dei capolavori dell’architettura rinascimentale fiorentina, negli spazi del Piano Nobile e della Strozzina, un percorso attraverso la grande stagione dell'astrattismo e del cubismo, che metterà in luce soprattutto il rapporto tra arte europea e americana reso particolarmente creativo grazie al lavoro e alla straordinaria personalità di Peggy Guggenehim.

100 opere, realizzate tra gli anni '20 e '60 del Novecento, in arrivo dalle collezioni Guggeneheim di New York e di Venezia, e da altri prestigiosi musei internazionali: Marcel Duchamp, Max Ernst, Man Ray, Pablo Picasso e gli informali europei come Alberto Burri, Emilio Vedova, Jean Dubuffet e Lucio Fontana. E ancora grandi dipinti e sculture di alcune delle maggiori personalità dell'arte americana degli anni cinquanta e sessanta come Jackson Pollock, Mark Rothko, Willem de Kooning, Alexander Calder, Roy Lichtenstein, Cy Twombly. Il percorso intende ricostruire in particolare il rapporto artistico e le influenze reciproche delle due sponde dell'Oceano, che nel secolo scorso si sono incontrate grazie a due dei maggiori collezionisti del secolo, Peggy e Solomon Guggenheim.

 Willem de Kooning, Excavation, Art Institute of Chicago Building
Willem de Kooning, Excavation, Art Institute of Chicago Building

Peggy Guggenheim apre la sua prima galleria d'arte nel 1942, a New York, dove organizza mostre temporanee dedicate ai maggiori artisti europei e a numerosi artisti americani allora sconosciuti, come Robert Motherwell, William Baziotes, David Hare, Janet Sobel, Clyfford Still, e soprattutto Jackson Pollock, che diventerà la "stella" della galleria, con la sua prima personale nel novembre del 1943. Nel 1948 viene invitata ad esporre la collezione alla prima Biennale di Venezia: grazie a lei, l'Europa appena uscita dalla guerra conoscerà le opere di artisti come Arshile Gorky, Mark Rothko e lo stesso Pollock, che nel 1950 verrà esposto per la prima volta in assoluto a Venezia, nell'Ala Napoleonica del Museo Correr.

Peggy Guggenheim nel Palazzo Venier Dei Leoni, Venezia
Peggy Guggenheim nel Palazzo Venier Dei Leoni, Venezia

Peggy era solita dire che sentiva come suo dovere proteggere l'arte del suo tempo, e a questa vocazione e alla creazione del suo museo a Venezia ha dedicato buona parte della vita, divenendo una delle figure più importanti nella storia dell'arte del Novecento. La mostra di Firenze intende celebrare questo straordinario connubio artistico, e arriva in occasione di una data molto particolare: è proprio a Palazzo Strozzi, infatti, negli spazi della Strozzina, che nel febbraio del 1949 Peggy Guggenheim, da pochissimo giunta in Europa, decide di mostrare la collezione che poi troverà a Venezia la definitiva collocazione.

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