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Da Deddy a Dennis: “Dopo Amici il successo è calato e mi sono fermato, ma nella scuola tornerei”

Dennis, ex Deddy di Amici 20, dopo aver cambiato il nome del proprio alterego musicale, ha pubblciato lo scorso 19 luglio il singolo Un altro nome. Qui l’intervista.
A cura di Vincenzo Nasto
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Dennis, 2024
Dennis, 2024

Tra i protagonisti della 20esima edizione di Amici, Dennis, ex Deddy, ha pubblicato nelle scorse settimane il singolo Un altro nome. Un titolo che suggerisce anche la transizione tra il personaggio che ha visto la luce grazie al talent di Amici e un rinnovato autore, che dopo i numeri registrati nel programma, sta sviluppando una nuova direzione. Infatti, dopo l'uscita di Il cielo contromano nel 2021, che conteneva anche il singolo 0 passi, certificato doppio disco di platino, si avvicina un nuovo progetto, un nuovo "libro", come racconta il cantante da Settimo Torinese. Per Dennis anche alcuni rimorsi "bianchi" del passato, come una maggior consapevolezza durante la sua partecipazione ad Amici, un universo in cui vorrebbe rientrare, anche da autore per altri cantanti. Qui l'intervista a Dennis.

Come ti senti ad affrontare questo nuovo percorso come Dennis?

Sono estremamente felice, mi sento rappresentato a pieno come essere umano, ma anche dal punto di visto artistico.

Cosa ti ha spinto a questa scelta?

Credo di aver affrontato diverse aspettative, anche perché grazie ad Amici erano arrivati cambiamenti incredibili. Un successo che poi è andato a scemare un po', e che da una parte mi ha ‘fermato'. Per alcuni mesi infatti non ho fatto musica.

C'è qualcosa che ti aspetti nel pubblico dopo l'ascolto di Un altro nome?

No, non ho vere e proprie aspettative. Spero che le persone che mi hanno seguito in questi anni possano sentirsi rappresentati.

Hai riflettuto su quale potesse essere la più grande paura dopo un cambio del genere e come hai pensato di affrontarla?

Credo essere frainteso. Non ho paura di scoprirmi e di raccontarmi, invece mi dispiacerebbe se il pubblico ascoltasse Un altro nome e pensasse a una canzoncina.

C'è un episodio che ti ha portato a voler ritornare al tuo nome?

In realtà nasce in un momento di riflessione su alcune consapevolezze che avevo sviluppato negli anni. Più volte mi sono chiesto cosa sarebbe successo se non avessi avuto l'opportunità di Amici, cosa avrei fatto nella mia vita.

C'è qualcosa di cui hai rimorso nel recente passato?

Sicuramente rifarei la scuola di Amici, mi piacerebbe moltissimo. Con una testa diversa eh! Purtroppo sono entrato in maniera passiva rispetto a ciò che mi accadeva intorno, anche perché ero un ‘moccioso' che non conosceva niente del mondo. Poi mi chiedevo molto spesso se avessi continuato a fare il mio lavoro, il barbiere, come sarebbe andata la mia vita. La verità è che in quel momento di artistico avevo ben poco e le mie capacità di scrittura e di interazione erano pressoché inesistenti.

Da cosa è nata questa riflessione?

Bastava entrare in casetta e vedere alcuni miei compagni, dei bravissimi ragazzi. C'era Aka7even con il pianoforte e con quella voce, ma anche Sangiovanni e Tancredi: erano tutti giovani incredibili. Io invece avevo cominciato il mio percorso musicale in quei giorni: prima facevo il barbiere. Si sono create delle etichette da cui poi è difficile liberarsi.

C'è stato uno scontro con la realtà dopo il programma?

Ho avuto la possibilità di interfacciarmi con autori e musicisti incredibili, ho dovuto mettere da parte le mie idee e confrontarmi in maniera intensa con loro per migliorare.

Un miglioramento che porta a Dennis e a una nuova direzione per la tua musica.

C'è un filo logico che legherà il percorso, del mio prossimo album che immagino come un libro a capitoli. Sono sicuro che ce ne saranno diversi, anche dal punto di vista musicale, ma vorrei ci fosse una grande coerenza nei testi.

Un modo per gratificare anche Dennis persona?

Assolutamente, infatti credo di avere un ego molto grande. Sin da piccolo mi piaceva stare al centro dell'attenzione, facevo il pagliaccio per farmi vedere. Inconsciamente, credo sia legato anche alla paura che la gente non conoscesse il mio nome, infatti mi chiamava in mille modi diversi.

E come hai scelto l'alterego Deddy, inizialmente?

È stata una scelta frettolosa: le persone, soprattutto nel mio quartiere, mi chiamavano Dedd. Io pensavo di esser andato lì, ad Amici, a fare un saggio, mentre invece mi stavano per trasmettere in puntata. In pochi minuti mi chiesero quale nome inserire sul cartellino che sarebbe uscito in tv e mi venne da rispondere: Deddy.

Lo stesso che arriverà fino alla fase finale di Amici. Rifaresti quell'avventura o vorresti rivivere un'altra edizione del programma?

Ti dico tranquillamente che rifarei quell'edizione, ma con la testa e soprattutto con le capacità artistiche di ora. Quindi è impossibile (ride, ndr).

Dopo aver lavorato sulla scrittura per alcuni anni, ti piacerebbe rientrare nell'universo di Amici come autore di qualche altro cantante?

Sì, sarebbe una bella sfida artistica, anche perché sarebbe un modo diverso di scrivere. Significherebbe rientrare in altre direzioni musicali, in altre teste: mi piacerebbe molto.

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