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Da De Chirico a Balla: l’arte italiana per la prima volta in mostra in Albania

Per la prima volta in assoluto alcuni grandi capolavori dell’arte italiana hanno attraversato l’Adriatico: fino ad aprile, grandi maestri come Balla e De Chirico saranno in mostra a Tirana.
A cura di Federica D'Alfonso
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Giorgio De Chirico, "Ettore e Andromaca" (1917)
Giorgio De Chirico, "Ettore e Andromaca" (1917)

L'arte italiana del primo Novecento ha compiuto un lungo viaggio al di là dell'Adriatico per arrivare finalmente in Albania. Per la prima volta, grazie alla collaborazione fra i due Paesi, oltre cento opere della Galleria d'Arte Moderna di Roma saranno esposte a Tirana, fino al 2 aprile 2017.

La mostra-evento “Capolavori dell’Arte Italiana del Novecento” è stata inaugurata lo scorso 16 gennaio, e presentata come una novità importante non solo per il riavvicinamento dei due Paesi, ma anche per il modo in cui ha scelto di raccontare l'arte italiana dello scorso secolo. Il percorso espositivo è stato studiato in modo da raccontare la cultura artistica attraverso varie sezioni cronologiche: il tardo Naturalismo e Simbolismo, la Secessione Romana, il Futurismo e l'Aeropittura, la Tradizione italiana e il dialogo con l’antico, la Scuola Romana e infine la Figurazione e l'Astrazione.

Il progetto, curato da Arianna Angelelli, Maria Catalano e Federica Pirani, intende partire dalle valenze simboliste della pittura di paesaggio tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del secolo per poi passare al rinnovamento e alla modernità che gli esponenti della Secessione romana vivono negli anni Dieci, giungendo alle scomposizioni futuriste e agli aeropittori degli anni Venti e Trenta. In seguito, dalla tendenza al recupero dell’antico e della tradizione italiana che caratterizza il Realismo magico e la Metafisica e il Classicismo della scultura, si prosegue con l’approfondimento della Scuola Romana che offre una rosa di capolavori dell’arte italiana del Novecento per confluire, infine, nella fase della figurazione e dell’astrazione che ha caratterizzato la cultura degli anni Quaranta e Cinquanta.

Ritratti, nature morte, figure femminili, vedute dei paesaggi capitolini danno vita alle sei sezioni che scandiscono la visita e che riuniscono alcuni fra gli artisti più importanti della nostra cultura: Balla, Donghi, Guttuso, Prampolini e Stradone, fra gli altri.

In particolare il pubblico albanese potrà ammirare capolavori come “Ritratto di Nathan” di Giacomo Balla, “Partita di Calcio” di Carrà e “Combattimento di Gladiatori” di Giorgio de Chirico, oltre che “Tetti di Roma” di Guttuso e “Donna con fiori” di Adolfo De Carolis.

Il premier albanese Edi Rama ha definito la mostra un’opportunità unica, in quanto si tratta della prima collezione di opere originali italiane che giungono in Albania, oltre che un’importante tappa nella cooperazione culturale fra i due Stati. L'evento è infatti frutto di una partnership di attori pubblici e privati, fra cui il Ministero della Cultura albanesi, l’Ambasciata d’Italia e l’Istituto di Cultura Italiano a Tirana e la Fondazione Terzo Pilastro.

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