Da accademia a zoologia: le 400 parole del greco antico che usiamo senza saperlo
Ogni giorno, senza saperlo, pronunciamo diverse parole provenienti dal greco antico. Secondo gli autori de "Il dizionarietto di greco", Paolo Cesaretti ed Edi Minguzzi, si tratta di almeno 400 parole. Colpa o merito della globalizzazione culturale che ci porta a usare migliaia di parole greche al giorno senza saperlo. Ma non solo. L'italiano ne è ricco persino più delle altre lingue, perché ha assorbito la cultura greca fin dalle origini attraverso la mediazione latina. Nel Dizionarietto, 400 voci, da Accademia a Zoologia compongono un mosaico incompiuto della cultura occidentale.
Ogni voce è spiegata etimologicamente, nella storia della cultura, nell'uso comune: parole più note e altre che sorprendono e che dimostrano come l'universo linguistico greco sia nei fatti una sorta di serbatoio concettuale di 3000 anni di cultura occidentale. Così accanto a Biblioteca, troviamo Canone (bastone e in senso traslato norma, regola) o scopriamo che una parola modernissima come Cibernetica che rimanda alla tecnologia digitale abbia una fantastica radice greca (colui che naviga).
O un'altra parola abusata come Icona associata a star della moda piuttosto che del cinema o al linguaggio informatico rimandi etimologicamente a eikon, immagine o che Iperuranio, che usiamo nel linguaggio corrente per riferirci allo spazio sia effettivamente quello. "Come nessun'altra lingua, il greco" sostengono Paolo Cesaretti (Università degli Studi di Bergamo) ed Edi Minguzzi (Università degli Studi di Milano) che hanno scritto il Dizionarietto di Greco, "è stata la Macchina per pensare privilegiata dell'Occidente, in ogni ambiente del sapere e dell'esperienza e come nessuna altra lingua anche dopo millenni è vivente in tutte le lingue europee moderne.