Cultura e social media: un museo su due spopola su Facebook e Instagram, ma non basta
Musei e social media, un connubio ancora oggi non semplice. Nonostante il digitale stia diventando anche per le istituzioni culturali una risorsa fondamentale, il suo utilizzo appare ancora oggi frenato da un effettiva consapevolezza delle potenzialità di questo mezzo: questo è quello che emerge dal rapporto dell’Osservatorio Innovazione Digitale dei Beni e Attività Culturali, il quale ha condotto delle indagini proprio sul rapporto fra musei italiani e comunicazione digitale.
La ricerca copre un arco temporale che va dal 2015 al 2016, e propone un quadro completo e articolato sul modo in cui i vari musei hanno accolto la cultura digitale: ancora pochi i luoghi di cultura che hanno un sito internet (60%), e molti di meno quelli che utilizzano le newsletter (25%) e che offrono una connessione wi-fi gratuita (19%).
Nonostante i dati preliminari lascino intuire la necessità di lavorare maggiormente sugli aspetti “social” della cultura, molti sono i musei che di questa necessità hanno fatto un’arma vincente: il MAXXI di Roma, La Triennale di Milano e i Musei Vaticani risultano essere le istituzioni che più delle altre sono presenti e attive sui social. In particolare i Musei Vaticani sono primi nella classifica dei musei con maggiori like sulle proprie pagine Facebook stilata dall’Osservatorio, seguiti dalla Reggia de La Venaria Reale e dal MAXXI.
Meno buoni ma comunque rilevanti sembrano essere le esperienze digitali della Reggia di Caserta, del Museo delle Antichità Egizie di Torino e della Galleria d’Italia. D’altra parte, Facebook risulta ancora uno dei canali privilegiati dalle istituzioni museali per veicolare i propri contenuti: il 52% dei musei possiede almeno un account, e il 10% di quelli che non hanno nemmeno un sito internet risultano molto attivi sul famoso social.
Su Twitter il maggior numero di followers è dei Musei del Comune di Roma, insieme al MAXXI, al Museo del Novecento e alla Triennale di Milano. Su Instagram svetta in prima posizione la Collezione Peggy Guggenheim, insieme al MAXXI, al Museo del Novecento e ai Musei Vaticani. Da un facile confronto è emerso come soltanto il 13% dei musei italiani sia presente su tutte e tre le piattaforme, e in questo il MAXXI di Roma risulta vincente.