Cultura, arriva l’Art bonus: sgravi fiscali per i privati che fanno donazioni
Per salvare il patrimonio artistico nazionale largo ai finanziamenti dei privati per restauri e recuperi. Con l'approvazione del decreto in consiglio dei ministri, infatti, il governo ha dato il via all'Art bonus, un "sistema di incentivi fiscali, sul modello ecobonus, a favore dei privati che decidono di fare donazioni e mecenatismo". Lo ha annunciato soddisfatto il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali, Dario Franceschini, illustrando anche le altre misure previste dal decreto Cultura come l'assunzione di venti progettisti per Pompei e il commissario straordinario per affrontare la situazione della Reggia di Caserta. Nel dettaglio, il nuovo Art bonus voluto dal Governo prevede un credito d'imposta per chi offre fondi alla cultura che potrà arrivare al 65% e sarà detraibile in tre anni. Il credito d’imposta è riconosciuto alle persone fisiche e agli enti senza scopo di lucro nei limiti del 15 per cento del reddito imponibile, ai soggetti titolari di reddito d’impresa nei limiti del 5 per mille dei ricavi annui.
"L'Art bonus è molto interessante, presto faremo il ddl delega del settore" ha scritto il premier su Twitter. "È una norma che rivoluziona il rapporto tra pubblico e privato. Uno strumento che ha funzionato molto bene all'estero" ha spiegato invece Franceschini, aggiungendo: "Oggi il sistema di incentivi fiscali per i privati che per un atto di liberalità e mecenatismo vogliono donare al pubblico per il recupero o il restauro un bene o un'opera d'arte o un museo, hanno detrazioni insignificanti, questa è un’integrazione senza tabù tardo-ideologici". "Non parliamo di sponsorizzazioni, ma di privati che vogliono donare al pubblico fondi per restauri" ha tenuto a sottolineare il Ministro che ha ribadito: "Oggi la detrazione è insignificante mentre con questo passo in avanti ci mettiamo al fianco di paesi come la Francia che hanno creato il mecenatismo con risultati formidabili".