Così è (se vi pare) di Pirandello è un sogno alla Luis Buñuel nella versione di Filippo Dini
Dopo i successi dell'Ivanov di Cechov con cui si aggiudicò il Premio Le Maschere del Teatro Italiano 2016 come miglior regia, Filippo Dini ritorna con un classico di Luigi Pirandello in "Così è (se vi pare)", che ha già debuttato in prima nazionale al Teatro Carignano di Torino l’11 dicembre 2018 scorso. La produzione del Teatro Stabile di Torino sarà in tournée nel resto d'Italia fino al 10 febbraio.
La pièce pirandelliana, impegnata in questi giorni fino al 27 gennaio al Teatro Bellini di Napoli, strizza l'occhio nella versione di Dini al cinema di Buñuel. In un claustrofobico interno borghese, infatti, il mistero della signora Frola e del signor Ponza, suo genero, assume i contorni surreali di un sogno , mentre i veri pazzi sono i pettegoli che stanno a guardare.
Lo spettacolo – interpretato da Francesca Agostini, Mauro Bernardi, Andrea Di Casa, Filippo Dini, Ilaria Falini, Mariangela Granelli, Dario Iubatti, Orietta Notari, Maria Paiato, Nicola Pannelli, Benedetta Parisi, Giampiero Rappa – rappresenta la prima occasione di Filippo Dini con un Pirandello, attraverso un gioco di enigmi sul tema, caro al drammaturgo siciliano, della dimensione sempre tragicamente soggettiva della verità, che non esclude una potente dimensione grottesca.
Con la sua messa in scena, il quarantacinquenne artista genovese scardina la tradizione del “pirandellismo” tramite un allestimento che si muove in una dimensione onirica e surreale: non c’è realtà, non c’è verità, se non quella mutevole e soggettiva dell’inconscio, del sogno. Nel palleggio di attribuzione della pazzia su cui Pirandello fonda la sua commedia/thriller (il folle è il signor Ponza che crede defunta la moglie ancora viva o è matta la signora Frola che ha perso il senno dopo la morte della figlia?) Dini indica una strada alternativa: pazzi sono i borghesi del paese, gretti e pettegoli, che osservano e giudicano dal di fuori, simili agli spettatori di un grande show permanente.