Cos’è Nihon Hidankyo e perché ha vinto il premio Nobel per la Pace 2024
A vincere il Nobel per la Pace 2024 non è una persona sola, ma un’organizzazione. Si tratta della Nihon Hidankyo, nota anche come Hibakusha, un movimento giapponese creato dai sopravvissuti alla bomba atomica di Hiroshima e Nagasaki. Il comitato norvegese ha scelto di assegnare il riconoscimento a questa organizzazione “per i suoi sforzi volti a realizzare un mondo libero dalle armi nucleari” e per aver dimostrato quanto queste siano pericolose attraverso testimonianze dirette.
Cos’è Nihon Hidankyo, l’organizzazione che ha vinto il Nobel per la Pace
Il Nobel per la Pace quest’anno va allo sforzo di mantenere vivi i ricordi e le esperienze per evitare che si ripetano le tragedie del passato. Sono passati 79 anni dal 6 agosto 1945. Quel giorno la seconda guerra mondiale raggiunse un grado di distruzione ancora mai visto prima. Da tempo gli Stati Uniti stavano lavorando alla costruzione della prima bomba atomica, un ordigno di una potenza distruttiva ai tempi inimmaginabile. La prima bomba atomica fu sganciata su Hiroshima intorno alle 8 del mattino del 6 agosto e tre giorni dopo, il 9 agosto, su Nagasaki. 210 mila morti e 150 mila feriti, e la conseguente resa del Giappone. Se la guerra già aveva abituato alle perdite e alle vittime, nessuno era pronto a quel tipo di devastazione. I sopravvissuti a quella tragedia portano ancora con loro il trauma e il ricordo e hanno deciso di farsi portatori di una narrazione vissuta in prima persona attraverso l'organizzazione Nihon Hidankyo, per questo vincitrice del premio Nobel per la Pace.
Il messaggio degli Hibakusha
Ad essere premiata non è solo l’organizzazione in sé, ma il messaggio di cui si è fatta portavoce. L’obiettivo è quello di non dimenticare la devastazione causata dalle armi nucleari e in modo più specifico spingere a non farne uso mai più. Non si tratta quindi solo di un premio per l’organizzazione Nihon Hidankyo, ma per tutti gli Hibakusha, ovvero i sopravvissuti ai bombardamenti che, essendo avvenuti ormai quasi 80 anni fa, stanno diventando sempre meno. L’organizzazione, presente in tutte le prefetture giapponesi, si propone di rappresentare tutti coloro che con la loro sofferenza e resilienza cercano di impedire la ripetizione di queste tragedie.
