Cosa succede a Diddy Sean Combs: le accuse di violenza sessuale, l’arresto e l’allontanamento degli amici
Dopo aver subito lo scorso 26 marzo perquisizioni condotte da agenti federali della Homeland Security Investigations nelle sue abitazioni di Miami e Los Angeles, il 16 settembre Sean Combs, il vero nome dell'autore, manager e producer Diddy (ex Puff Daddy e P Diddy) è stato arrestato. I capi d'accusa, legati anche alle denunce della sua ex compagnia Cassie, nome d'arte di Cassandra Ventura, sono: abusi, stupro, favoreggiamento della prostituzione e traffico sessuale. Oltre 9 denunce a suo carico negli ultimi anni, e con il suo arresto, più artisti hanno deciso di allontanarsi da lui: il primo a farlo è stato Leonardo DiCaprio, più volte presente ai suoi White Party, ma anche Justin Bieber. Anche se secondo la legge americana, per i capi d'accusa che pendono sulla sua persona, la condanna si aggirerebbe intorno ai 15 anni, la possibile reiterazione del reato nel tempo potrebbe portare a una condanna ben più pesante: l'ergastolo.
Com'è partito il caso dell'ex partner Cassie con Diddy
Lo scorso novembre 2023, il tribunale federale di Manhattan ha citato in giudizio Sean Combs, dopo le accuse sostenute da Cassie, nome d'arte di Cassandra Elizabeth Ventura, che è stata la compagna dell'uomo per 11 anni, dal 2007 al 2018. La cantante aveva pubblicato il suo primo album con la Bad Boy Records, di cui Diddy è il fondatore nel 1993. Cassie ha accusato Diddy di stupro e ripetuti abusi fisici, sottolineando il filo diretto tra l'uso di stupefacenti e la violenza sessuale. Nella cartella clinica, come raccontato dal New York Times, anche una risonanza magnetica della signora Ventura, in cui verrebbero evidenziate lesioni celebrali dovuti a pestaggi, ma anche direttamente causati dall'abuso di stupefacenti, come ecstasy e ketamina, che sarebbero state fornite proprio da Sean Combs.
Gli episodi di violenza e lo stupro nel 2018
Cassie ha avuto la possibilità di citare in giudizio Sean Combs grazie all'Adult Survivors Act di New York, che ha concesso alle vittime una finestra di un anno per denunciare i presunti autori di abusi sessuali e le istituzioni anche se il termine di prescrizione era scaduto. Nella relazione di Cassie, viene sottolineato il controllo totale subito dal 2009, dal pestaggio in strada dopo averla vista parlare con un altro manager musicale, all'auto di Kid Cudi fatta saltare in aria nel vialetto di casa dell'artista nel 2012. Diddy l'avrebbe costretta anche a prostituirsi con sex worker, mentre riprendeva e si provocava piacere. Tutti questi incontri si sarebbero tenuti in hotel esclusivi degli Stati Uniti, ma anche in alcune abitazioni di Diddy. Nel documento, Cassie racconterebbe anche che, dopo la fine della loro relazione, i due si sarebbero incontrati a cena e dopo averla accompagnata a casa, Diddy si sarebbe introdotto con forza nel suo appartamento, violentandola. Dopo quell'episodio sarebbe arrivata la separazione tra la signora Ventura e il manager, con la donna che nel frattempo ha costruito una famiglia con il personal trainer Alex Fine, da cui ha avuto due figli.
Sorgono altri tre casi di violenza e la complicità del suo braccio destro Harve Pierre
A un giorno dalla sua uscita, Combs ha ritenuto che la scelta migliore fosse concordare un accordo privato con Cassie, di cui non sono state rese pubbliche le cifre. Il 23 novembre però, a pochi giorni dalla firma dell'accordo tra Combs e Cassie, Liza Gardner ha intentato una causa, subito prima della scadenza dell'Adult Survivors Act. Ha riferito che lei e un'amica incontrarono Combs e il cantautore Aaron Hall a un evento della MCA Records nel 1990 o 1991, subendo violenza fisica nella propria abitazione dopo un after party, mentre Joi Dickerson-Neal, una seconda presunta vittima, sarebbe stata aggredita fisicamente nel 1991, dopo esser stata drogata intenzionalmente dall'uomo. Il 6 dicembre poi, Jane Doe ha intentato una quarta causa contro l'uomo, ma non solo. Il capo d'accusa cade anche su Harve Pierre, A&R Director ma anche ex presidente della Bad Boy Records, e una terza persona: la donna, allora 17enne, sarebbe stata violentata dai tre uomini.
Cosa c'entrano Rodney Jones e le telecamere trovate nella sua abitazione a Los Angeles
A febbraio è arrivata anche la denuncia di uno dei più stretti collaboratori di Combs, il suo ex producer e videomaker Rodney Jones, che ha lavorato con lui da settembre 2022 a novembre 2023 per il progetto Love. Jones sarebbe stato vittima di abusi sessuali, ma anche di esser stato drogato e di essersi trovato in condizioni di smarrimento nei giorni successivi, anche a letto con l'uomo. Le accuse di Jones avrebbero avuto maggior peso, anche grazie a centinaia di ore di filmati e registrazioni audio del manager, impegnato in "attività illegali" come sostiene l'accusa: dall'acquisto di droga, all'adescamento di prostitute fino alla violenza sessuale. Non solo le telecamere di Jones potrebbero testimoniare i sospetti illeciti commessi da Combs, che nelle sue abitazioni di Los Angeles, Miami e New York, avrebbe installato telecamere in ogni stanza. A testimoniarlo è lo stesso Jones nella sua deposizione agli agenti federali. Le accuse dell'uomo avrebbero aperto uno spettro sui rapporti con il mondo delle star americane, anche del cinema, di Diddy. Basti pensare che il videomaker ha sporto denuncia anche nei confronti dell'attore Premio Oscar Cuba Gooding Jr., reo di averlo aggredito dopo le richieste sessuali rifiutate da Jones su una barca di proprietà di Diddy.
Arrestato il suo socio Brendan Paul per possesso di stupefacenti
La difesa, per adesso, di Combs è affidata al suo avvocato Aaron Dyer, che aveva condotto i lavori di negoziazione nella causa diretta contro Cassie. L'uomo ha riferito alla stampa, lamendosi dell'uso "grave ed eccessivo della forza durante i raid, con parametri militari". Nel frattempo, Brendan Paul, uno dei soci più vicini a Combs, è stato arrestato poche ore dopo il mandato di perquisizione nelle abitazioni del manager, all'aeroporto Opa Locka di Miami. Paul, con un passato da cestista di college americano, veniva descritto nelle accuse come il "mulo di Combs", il ruolo di portantino della droga. L'uomo è stato ritrovato all'aeroporto e ha accompagnato gli agenti nella perquisizione di un aereo collegato al manager musicale. All'interno sono state trovate dosi di cocaina, ma anche caramelle alla marijuana: Paul è stato arrestato e adesso dovrà affrontare un processo.
Diddy Sean Combs è stato arrestato e potrebbe rischiare l'ergastolo
Lo scorso lunedì 16 settembre, Puff Daddy è stato arrestato a seguito della decisione del gran giurì del tribunale di Manhattan dopo che contro di lui, sono state depositate accuse di abusi negli scorsi mesi. I capi d'accusa, legati anche alle denunce della sua ex compagnia Cassie, nome d'arte di Cassandra Ventura, sono: abusi, stupro, favoreggiamento della prostituzione e traffico sessuale. Secondo la legge americana, per i capi d'accusa che pendono su di lui, la condanna si aggirerebbe intorno ai 15 anni, ma la possibile reiterazione del reato nel tempo potrebbe portare a una condanna ben più pesante: l'ergastolo.
La paura degli amici famosa: da Justin Bieber a Leonardo DiCaprio
Sono già due gli artisti, che dopo l'arresto di Puff Daddy, hanno voluto allontanare la propria figura da quello del magnate dell'industria discografica. Il primo è Leonardo DiCaprio, che attraverso i suoi portavoce, ha dichiarato di non esser in contatto con Diddy da anni (anche se compare in un party con Diddy nel 2019). Mentre Justin Bieber, anche lui attraverso un suo portavoce, ha sottolineato di essere sconvolto dalla news e di voler concentrarsi solo sulla sua musica e sulla paternità. Inoltre, il cantante si è detto totalmente estraneo alle vicende in cui il rapper e produttore è coinvolto.