Cosa ne sarà di Demoni, la canzone di Emis Killa, dopo il ritiro dal Festival di Sanremo 2025
"Demoni inizialmente non era stato concepito per venire al Festival, non sapevo come collocarlo. Era un brano che aveva un margine, magari per arrivare a un bacino di utenza diverso da quello che ha il pubblico canonico: quindi ho deciso di cogliere quest'opportunità e presentarlo". Le parole di Emis Killa, nella presentazione del brano Demoni a Sorrisi e Canzoni, potrebbero rimanere per chissà quanto tempo uno dei piccoli spiragli della sua partecipazione a Sanremo 2025. Sì, perché dopo la decisione di ritirarsi dal Festival, legata alla notizia dell'iscrizione nel registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta Doppia Curva, la possibilità di poter ascoltare la canzone è interamente nelle mani del rapper di Vimercate. Nel frattempo, il rapper ha fatto scomparire dai suoi profili social qualsiasi riferimento alla sua partecipazione al Festival di Sanremo.
Il futuro di Demoni, da pepita nei live al nuovo album nel 2025
E Demoni cosa può diventare? Forse l'illusione di esser stato vicino a qualcosa di nuovo, ma neanche così tanto tecnicamente, grazie alla visibilità televisiva avuta negli anni da Emis Killa. Demoni avrebbe consegnato al rapper una nuova sfida, una nuova porzione di pubblico, forse poco più. Difficile parlare di legittimazione per un rapper con 15 anni di carriera e Demoni, conservata, potrebbe diventare una canzone da cantare solo ai live e non registrare, un omaggio al pubblico durante i suoi concerti. Una pepita da non pubblicare, un brano che racconta una storia più grande di quella descritta all'interno. E se volessimo immaginarcela in un progetto futuro, Emis Killa ha pubblicato il suo ultimo album lo scorso 19 maggio 2023: Effetto Notte. Dopo due anni potrebbe essere il momento di ritornare on un nuovo progetto: con o senza Demoni.
Demoni corona i festeggiamenti dei 15 anni di carriera di Emis Killa nel 2024
La sua mancata apparizione al Festival di Sanremo 2025, una decisione che potrebbe pregiudicare anche nei prossimi anni l'apparizione di rapper alla kermesse nazionale, non è stata sicuramente facile per Emis Killa. La sua presenza al Festival di Sanremo infatti coronava un 2024 in cui l'autore aveva celebrato la sua musica con un super appuntamento come EM15: a Fiera Milano Live infatti, lo scorso 2 settembre, aveva festeggiato con il suo pubblico i 15 anni di carriera. 43 brani, tra cui una chiusura con le sue due hit più popolari, Maracanà e Parole di Ghiaccio, ma soprattutto tanti ospiti sul palco: Capo Plaza, Ernia, Fedez, Geolier, Jake La Furia, J-Ax, Kid Yugi, Lazza, Massimo Pericolo, Neima Ezza, Nicky Savage, Paky, Rhove, Sfera Ebbasta, Simba La Rue e Villabanks.
La riflessione su Sanremo di Emis Killa nel 2020
Non solo uno dei più grandi parterre di ospiti di un live, ma anche colleghi con cui ha condiviso progetti: basti pensare a Jake La Furia e a 17, uno dei joint album rap di maggior successo del 2020. Anche Fedez, con cui dopo alcuni scontri, ha pubblicato lo scorso anno Sexy Shop: la visibilità del brano potrebbe aver suggerito proprio a Emis Killa un approccio più ampio al suo pubblico, dirigendo Demoni in un luogo mai cercato sinora, come Sanremo. Proprio in un'intervista al Fatto Quotidiano per la pubblicazione di 17, Emis Killa sottolineò la sua visione del Festival di Sanremo: "Il rap non è stato protagonista davvero all’Ariston, semmai c’è stato il rapper protagonista, cioè Achille Lauro lo scorso anno. Però mentirei a dirti che i brani di Achille hanno a che fare con il rap".
La confusione sul rap a Sanremo
Una visione che potrebbe esser cambiata nella forma negli ultimi anni della conduzione di Amadeus, ma meno nella sostanza. Anzi, nell'unica dimensione rap avuta allo scorso Festival di Sanremo, durante la serata Cover, con Geolier che ha interpretato il medley strade con Gué, Luché e Gigi D'Alessio, la risposta del pubblico con i fischi, ha evidenziato quanto i due mondi siano ancora distanti, non solo nel condividere uno spazio comune, ma nel conoscersi anche in maniera superficiale. L'addio di Emis Killa a Sanremo lascia Guè e Tony Effe come gli unici interpreti del genere, che peserà anche nella serata cover: infatti non potremmo assistere a 100 messaggi, insieme a Lazza, Laura Marzadori e Aleksander Zielinski.