Cosa leggere: i 5 migliori libri di Settembre
Ebbene sì cari lettori, la luce estiva si sta affievolendo, solo pochi fortunatissimi si trovano ancora in vacanza, dispersi in qualche lido incantato, a leggere il loro bel romanzo estivo. È noto che l’estate è il periodo in cui la gente legge di più, riempie di pagine il tempo vacante e vacanziero; è vero, ma il fatto statistico non deve scoraggiarci. Come Rosemary Hoyt, la giovane protagonista di Tenera è la notte in un’indimenticabile scorcio all’inizio del libro, noi osserviamo dissolversi con un colpo di spugna della memoria i languidi colori del cielo estivo in malinconici lidi balneari sempre più deserti e solitari, mentre gli ultimi battelli si approssimano all'orizzonte. Ma bando a questi facili lirismi; anche il rossastro Settembre è il mese dei libri: e lo è anche perché è puntellato da importanti randez vous bibliofili e letterari, dal Festival di Mantova al Premio Campiello. Per non parlare delle nuove uscite: a Settembre non mancano mai.
Ed ecco a voi le nuove uscite del mese: cinque libri da leggere questo Settembre.
1. Il gigante sepolto, Kazuo Ishiguro
Il posto d’onore questa volta lo concediamo a Kazuo Ishiguro, il grande autore inglese di origini nipponiche, uno scrittore che è stato in grado di mettere d’accordo praticamente tutta la critica e il suo pubblico se si pensa al successo planetario di un'opera di notevole spessore come Non lasciarmi; una raffinata elaborazione del romanzo distopico (nel solco di Orwell e Asimov, per intendersi, ma con una diversa inclinazione, più letteraria), per non parlare di Quel che resta del giorno, opera immortalata dal film con Anthony Hopkins. L’ultima fatica di Ishiguro, in uscita a Settembre, è The Buried Giant, Il gigante sepolto (Einaudi): ambientato nella Britannia appena reduce dal dominio romano, agli albori del medioevo, quando Celti, Sassoni e Britanni condividevano la stessa terra. Anche in questo romanzo Ishiguro trae ispirazione dalla letteratura “di genere” ( senza alcun senso spregiativo), e come ha scritto Alex Preston sul Guardian, con la sua ambientazione storico-fantastica The Buried Giant può essere visto come una specie di “Game of Thrones con un’anima”, nel senso che usa gli stilemi del romanzo di fantasia per raccontare una storia allegorica, profonda, la storia di una coppia è alla ricerca del figlio scomparso, gli anziani britanni Beatrice e Axl. L’assenza del figlio, in base alla lettura che ne dà il prestigioso critico del Guardian, è metafora di un rimosso storico-sociale, fenomeno universale e umano, che accompagnò anche quei popoli primitivi i quali, abbandonando il mondo arturiano e delle leggende Celtiche, diedero progressivamente vita al popolo inglese.
2.Via dalla pazza folla, Thomas Hardy
Al secondo posto concedeteci un grande classico: Garzanti ha ristampato per questo Settembre un fantastico romanzo di Thomas Hardy. L’autore, specialmente in Italia, è più noto che letto, e sicuramente più per Jude l’oscuro o Tess d'Aurberville che non per Via dalla pazza folla. Via dalla pazza folla è la storia della bellissima e povera Batsceba Everdene, la cui condizione sociale muta repentinamente quando si trova ad essere proprietaria di una pittoresca tenuta nel cuore della campagna inglese. Fra il romanzo di costume e, come lo ha definito il poeta Attilio Bertolucci, la ballata popolare, Far from the Madding Crowd è una storia dal ritmo irresistibile, dotata di tutta la carica narrativa e ludica di cui Hardy è capace: Batsceba farà strage di cuori, ma come le regole dell’attrazione insegnano, colui che trionferà su di lei è il partito più inaspettato. Da leggere per la qualità dell’arte narrativa. Stephen Frears ne trasse qualche anno fa un delizioso adattamento cinematografico con la splendida Gemma Arterton, che vedete qui in un primo piano del film, dal titolo Tamara Drewe.
3. I vostri Padri dove sono? e i profeti vivono forse per sempre? Dave Eggers
Al terzo posto vi consigliamo un romanzo dal titolo tanto originale quanto penetrante I vostri padri dove sono? E i Profeti vivono forse per sempre? (Mondadori) Opera di Dave Eggers, eccentrico narratore statunitense che con la forza a la complessità strutturale di un romanzo come Il Cerchio ha conquistato definitivamente l’attenzione della critica internazionale e, saremmo quasi tentati di dire, candidandosi ad essere l’erede di Don de Lillo. Sì perché come in De Lillo il lavoro di Eggers è attraversato da una forte tensione metaforica volta a interpretare il presente, a ricostruirne un'immagine proiettata contemporaneamente nel futuro, non rinunciando mai ad un’inquietudine intellettuale che manifesta vivida anche in I vostri padri dove sono? Opera che, a quanto scrivono i suoi primi recensori, è in bilico fra la forma romanzesca e il dialogo filosofico classico; la storia, (im)prevedibilmente originale, è quella di un trentenne che critica radicalmente la società in cui vive, fino ad attentare, rapendoli e sottoponendoli a lunghi interrogatori, a due personaggi simbolo della cultura americana, un astronauta e un membro del Congresso.
4. Due Anni, otto mesi e ventotto giorni, Salman Rushdie
In Due Anni, otto mesi e ventotto notti (Mondadori) Salman Rushdie, da molti ritenuto il più grande scrittore vivente in lingua anglosassone, rivisita la struttura ancestrale delle Mille e una notte, proponendo la fortunatissima ricetta del suo Realismo magico, che aveva trovato apice nel magnifico capolavoro I figli della mezzanotte. C’è da aspettarsi che in questa sua ultima fatica narrativa, in libreria dall’otto Settembre, Rushide non lesini la fantasia nel rappresentare in modo trasfigurato il malessere profondo della vita e della cultura di oggi attraverso le sue invenzioni fantastiche, proponendosi ancora come il più immaginifico degli scrittori.
5. Io, Partenope, Sebastiano Vassalli
Ultima segnalazione, ma non ultima per importanza, è l’uscita il tre settembre di Io, Partenope, opera testamento del compianto talento di Sebastiano Vassalli. Sebbene la grandezza del narratore fosse riconosciuta da coloro che amano la letteratura, la figura e l’opera dello scrittore novarese meriterebbe un rilievo sociale che, purtroppo, spiace dirlo, non ha avuto in vita. Io, Partenope (Rizzoli) è un viaggio della consueta vividezza narrativa che inizia nella Napoli seicentesca, incentrata sulla figura storica dell’eretica Giulia di Marco, e in seguito sulla sua relazione con il genio del Barocco Gian Lorenzo Bernini, al tempo della sua persecuzione, perpetrata dalla Santa Inquisizione per volere dello stesso Papa di Roma, al cui cospetto la donna fu trascinata e umiliata.
Con questi cinque libri potete senza dubbio vivere al meglio questo Settembre letterario, osservando il progresso dell’imbrunire sul giorno, e arricchendo il senso delle vostre giornate della bellezza e della forza proprie della narrativa migliore. Buon Settembre.