Cosa ci facevano 1000 bottiglie di olio per bambini ai White Party di Diddy? La risposta del suo avvocato
Dall’arresto di P Diddy, pseudonimo di Sean Combs, continuano a trapelare dettagli che spiegano le accuse che gli vengono addossate. Dettagli che non fanno altro che rendere ancora più cupa una situazione già problematica e controversa visto l'arresto dello scorso 16 settembre con le accuse di violenze e abusi sessuali depositate negli scorsi mesi e che raccolgono però fatti risalenti anche ad anni fa. Tra chi lo accusa c’è anche la ex compagna Cassie – Cassandra Ventura- che gli recrimina il fatto di aver assunto atteggiamenti manipolatori e violenti, una causa che però aveva trovato la fine con un patteggiamento. In generale negli anni si sono seguite accuse di stupro, abusi, favoreggiamento alla prostituzione e traffico sessuale. Tra tutti i dettagli che la polizia ha fatto emergere c’è il ritrovamento di 1000 bottiglie di olio per bambini sequestrate dalla casa del rapper.
L'avvocato sulle 1000 bottiglie di olio per bambini a casa di Diddy
Marc Agnifilo, avvocato di Diddy, ha deciso di esporsi con un’intervista a TMZ che dovrebbe rispondere alla domanda che molti si stanno facendo: cosa faceva il rapper con 1000 bottiglie di olio per bambini? I procuratori federali hanno infatti dichiarato di aver fatto questo ritrovamento nelle ville di Combs. La risposta dell’avvocato lascia un po’ di dubbi. “Non penso fossero davvero 1000, diciamo che erano tante”, spiega Agnifilo, ma il giornalista Harvey Levin controbatte affermando che quel numero è stato rivelato dalla procura statunitense e aggiunge un dettaglio: “Dicono che possa essere utilizzato come lubrificante e la grande quantità suggerirebbe l’uso all’interno di orge”. A questa precisazione l’avvocato risponde buttandola sul fatto che bisogna avere la mente aperta: "Quando ero un ragazzino, alla fine degli anni '70, lo chiamavano sesso a tre, ora li chiamano Freak Offs”. Con questa affermazione Agnifilo sembrerebbe suggerire che le bottiglie fossero utilizzate da Diddy e la compagna durante rapporti sessuali, magari con una terza persona. Già la scorsa settimana l’avvocato aveva commentato il fatto accusando tutti coloro che speculano su queste 1000 bottiglie di essere solo dei puritani. Intervistato dal The Post aveva detto: "Sapete che questi sono adulti consensuali che fanno quello che fanno gli adulti consensuali, non possiamo diventare così puritani in questo paese da pensare che in qualche modo il sesso sia una brutta cosa, perché, se lo fosse, non ci sarebbero più persone".
La spiegazione dell'avvocato di Diddy
La spiegazione, per l’avvocato di Diddy ovvia, riguardo alle “molte” bottiglie di olio per bambini è da ricercare nelle abitudini degli americani. Come tutti, anche il rapper comprerebbe all’ingrosso. “Vicino a ogni sua villa c’è un negozio Cotsco”, spiega Agnifilo citando uno dei più grandi supermercati americani dove si comprano i prodotti all'ingrosso. Poi chiede al giornalista di TMZ: “Ti sei mai seduto in un parcheggio di Cotsco a guardare la gente che esce da lì?”, insinuando che chiunque esce dal negozio con grandi quantità di cibo o oggetti. Levin, un po’ confuso dall’affermazione, risponde di aver notato che gli americani tendono a comprare tutto in grandi quantità, ma di non aver mai visto nessuno uscire da un supermercato con 1000 bottiglie di olio per bambini. A questo l’avvocato controbatte di nuovo affermando che non capisca da dove arrivi questo numero: “Io non credo fossero davvero 1000, erano solo tante”, conclude.
Le varie teorie
Varie teorie aleggiano intorno al ritrovamento di queste 1000 bottiglie di olio per bambini. L’avvocato di Diddy le giustifica per un uso personale del rapper e della ex compagna Cassie e spiega l’ingente quantità con un semplice capriccio da ricchi, corrisponderebbe all'abitudine degli americani di comprare all'ingrosso. Secondo lui, il fatto che Diddy abbia una casa molto grande giustifica l'avere grandi scorte di qualsiasi cosa. La gran perte delle teorie fa riferimento ai famosi Freak Offs, le feste senza freni organizzate da Diddy che avrebbero retroscena davvero raccapriccianti. Tra le accuse rivolte in questi giorni a Diddy anche quelle che offrisse contratti o vantaggi a livello di carriera a molti dei partecipanti, ma che in cambio li obbligasse a fare cose molto pesanti e che girassero pesantissime sostanze stupefacenti come cocaina, ossicodone, GHB – ovvero la cosiddetta droga dello stupro – MDMA e ketamina. Una teoria riguardo alle bottiglie d’olio suggerirebbe infatti che lui obbligasse gli invitati a cospargersene in modo da rendere complicata un’eventuale fuga dalla villa tutta in marmo del rapper a causa di eventuali scivolamenti.