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Coronavirus, nel dpcm in arrivo stretta su teatri e cinema: “Al massimo 100 spettatori”

Al vaglio del Governo un nuovo dpcm che dovrebbe prevedere, tra le altre misure, strette ai teatri, cinema e concerti. Con un massimo di 100 spettatori al chiuso e 500 all’aperto. Nella proposta del ministro Roberto Speranza “restano sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all’aperto quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni”.
A cura di Redazione Cultura
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Nell'atteso, nuovo provvedimento del governo, arriveranno le nuove norme per la regolamentazione della vita di teatri, sale da concerto e cinematografiche. Entro il 15 ottobre prossimo dovrebbe essere approvato il nuovo dpcm che prevede il numero massimo di 100 spettatori per manifestazioni al chiuso e 500 all'aperto. Nella proposta del ministro della salute Roberto Speranza, al vaglio del Governo, il nuovo protocollo prevede un rafforzamento delle misure di contenimento che andranno a impattare su tutto il sistema delle manifestazioni culturali. Non senza conseguenze, soprattutto per gli operatori medio-piccoli. Questo perché, come ha dichiarato lo stesso ministro ieri sera in diretta televisiva da Fabio Fazio, "siamo entrati in una fase nuova dell'epidemia", motivo per cui saranno vietate anche tutte le feste private.

Secondo la proposta del ministro "gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all'aperto sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, con il numero massimo di 500 spettatori per spettacoli all'aperto e di 100 spettatori per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala."

Ovviamente ciò significa che "restano sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all'aperto quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni" previste dal nuovo protocollo. Motivo per cui "sono vietate le feste private e i congressi. Sono sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all'aperto o al chiuso".

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