Musei e siti archeologici aperti nonostante il Covid: ma crollano presenze e incassi fino al 90%
Scuole chiuse ed eventi annullati in tutta Italia per l'emergenza Coronavirus. Tra le misure contenute nel decreto, firmato ieri dal Presidente del Consiglio dei Ministri, c'è la sospensione sino all’8 marzo degli eventi e delle competizioni sportive, la sospensione sempre delle attività di cinema, teatri, discoteche e delle cerimonie religiose. Restano aperti i musei e i luoghi di cultura a condizione che assicurino modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone. I visitatori, infatti, devono poter rispettare la distanza di almeno un metro fra di loro. Così come previsto dalla decretazione d'urgenza messa a punto ieri pomeriggio dal governo italiano per fronteggiare l'emergenza Coronavirus.
Musei e siti archeologici chiusi, crollano le presenze
Tuttavia, benché il decreto per contrastare l'emergenza Coronavirus preveda l'apertura regolare dei musei, sono crollate in questi giorni le presenze e gli incassi per tutti i musei, grandi e piccoli. Anche le gallerie d’arte. Fino al 90% in alcuni casi. Nonostante siano state confermate gran parte delle mostre d'arte organizzate in questo periodo, come vi abbiamo raccontato in questo articolo sugli eventi culturali imperdibili nel mese di marzo.
Raffaello alle Scuderie del Quirinale
Oggi, peraltro, è il primo giorno di apertura di quella che doveva essere l'evento culturale dell'anno in Italia, la mostra "RAFFAELLO" in occasione dei 500 anni dalla morte del grande artista rinascimentale. Alle Scuderie del Quirinale domani la mostra dedicata a Raffaello aprirà in ogni caso regolarmente al pubblico ma l'accesso alle sale sarà in qualche modo contingentato così da permettere a tutti di visitare il percorso in sicurezza. Questo il comunicato delle Scuderie:
Alla luce della emergenza sanitaria in corso nel paese, le visite avverranno nelle migliori condizioni volte a tutelare la sicurezza per tutti, applicando rigorosamente le norme disposte dagli organi governativi. Sarà dunque possibile l'accesso alle sale ad un numero di visitatori tale da garantire il rispetto delle distanze di sicurezza interpersonale. È fortemente consigliata la prenotazione dei biglietti.
Siti archeologici aperti con limitazioni: il caso Pompei
Anche i siti archeologici del nostro Paese restano aperti, con alcune limitazioni. Come nel caso del Parco archeologico di Pompei. Dove dal 3 marzo scorso sono chiusi al pubblico il Lupanare e le Terme del Foro. Chiuse anche la sezione femminile delle Terme Stabiane e degli ambienti termali dei Praedia di Giulia Felice.