Il Teatro San Carlo di Napoli porta il palcoscenico nelle case degli italiani
Dal Teatro di San Carlo di Napoli arriva, nei giorni in cui imperversa l'epidemia di coronavirus, il nuovo hashtag #stageathome. Obiettivo: portare il palcoscenico nelle case di tutti gli italiani. Opera lirica, balletto, concerti sinfonici. È già disponibile un ricco cartellone virtuale messo a disposizione dal Massimo napoletano, che si impegna a diffondere la musica in tutte le abitazioni, con l’intento di riempire con l’arte queste giornate particolari.
Sui canali social del Massimo napoletano, da Facebook a Twitter a Instagram, ma anche si Rai Play, sarà possibile fruire di tantissimi contenuti. Non solo opere registrate live, ma anche fare un tour virtuale del teatro, leggere gli approfondimenti storici e diversi contenuti speciali come backstage, interviste e curiosità. Ma veniamo alla ricca offerta di spettacoli.
Tra i titoli che sarà possibile rivedere in questi giorni: Cavalleria rusticana di Mascagni, andata in scena a Matera lo scorso agosto con la regia di Giorgio Barberio Corsetti, sul podio Juraj Valčuha, Ermione di Rossini con la regia di Jacopo Spirei, sul podio Alessandro De Marchi, Manon Lescaut di Puccini con la regia di Davide Livermore sul podio Daniel Oren, Cenerentola di Prokof'ev con la coreografia di Giuseppe Picone, protagonista il Balletto del Teatro di San Carlo e il Concerto sinfonico diretto da Eduard Zilberkant, violino solista Cecilia Laca, con musiche di Ravel e Chausson. La sovrintendente Rosanna Purchia ha dichiarato:
In questi tempi difficili Il Teatro di San Carlo sente ancora di più la necessità di rafforzare la propria mission civile continuando a diffondere bellezza e arte, e risvegliando in ciascuno, grazie a quei valori che costituiscono l’identità del nostro Paese, quel forte senso di comunità necessario a superare questo momento di difficoltà. La nostra attività di Spettacolo dal vivo è un'attività collettiva fatta con l'uomo e per l'uomo. Per questo vorrei ribadire che siamo aperti virtualmente solo in maniera temporanea, ma torneremo presto, perché fino a quando il San Carlo suonerà dentro e fuori le proprie mura ci sarà speranza per Napoli e per il mondo.