Crollano incassi librerie: l’acqua alta non è più una prerogativa di Venezia
Secondo i dati comunicati da Ali – Associazione Italiana Librai ed elaborati da Confcommercio, l'impatto del coronavirus sulle librerie italiane è devastante. Nel comunicato stampa diramato da Confcommercio, infatti, il "calo di fatturato per le librerie, dal 23 febbraio al 25 marzo è meno 47 milioni di fatturato. I dati forniti da Paolo Ambrosini, presidente Associazione Librai Italiani, in un comunicato stampa diramato da Confcommercio, sono drammatici.
"Si tratta di circa il 6% del giro d’affari annuo delle nostre aziende" sostengono i librai, il che permette già di affermare che la redditività dell'anno è già totalmente compromessa, a maggior ragione per un settore fragile, quello delle libreria fisiche, che non avevano risentito granché della ripresa complessiva del settore nel 2019, quasi tutto a favore dei colossi del web e dell'e-commerce. Motivo per cui adesso chiedono al governo di intervenire.
"I librai – si legge nel comunicato – hanno risposto con grande senso di responsabilità e compostezza al decreto del Consiglio dei Ministri sacrificando incassi e utili determinanti per la sopravvivenza delle imprese; ora ci aspettiamo che si intervenga con la stessa rapidità e decisione per consentirci di guardare con più fiducia ai prossimi giorni".
Tra le richieste dei librai, l'adozione di un piano nazionale straordinario per l'apertura e il rinnovo delle librerie, la revisione dei criteri tax credit librerie e, tra le altre, il "sostegno all'acquisto di testi scolastici per le famiglie in situazione di disagio economico."