Arriva “Decameron”, il primo festival letterario digitale
Arriva il primo festival letterario digitale. Al tempo dell'emergenza Coronavirus ecco (quasi inevitabilmente) la rassegna "Decameron", un festival digital che nasce su una pagina interattiva di Facebook pensata e promossa dagli scrittori per i lettori. Progetto pensato da un gruppo di scrittrici – Teresa Ciabatti, Chiara Valerio, Michela Murgia, Elena Janeczek, Evelina Santangelo, Caterina Bonvicini, Valeria Parrella, Rossella Milone e Alessandra Sarchi – che ha raccolto la collaborazione di diversi editori. La considerazione all base del festival è la seguente, secondo le organizzatrici:
Il virus sta cambiando le possibilità di movimento di lettori e lettrici, ma non la loro voglia di leggere. I festival e le presentazioni di cui l’Italia è ricca sono stati cancellati dalle norme di sicurezza contro il contagio e tanti e tante di noi sono costretti a casa o limitano al minimo la loro socialità. Non è la prima volta che l’umanità si trova davanti a un’epidemia di così grandi proporzioni, però è la prima volta che per affrontarla esiste la rete. Perché non immaginare uno spazio virtuale dove poter continuare a incontrarci, parlare di libri e di storie e restare coesi anche nella difficoltà?
L’iniziativa, sostenuta da Mondadori a Longanesi a Rizzoli, da Marsilio a Hacca, da Sem a Einaudi, Laterza, Nord, Sellerio, Chiarelettere e Fandango e molti altri si vanno aggiungendo in queste ore, è strutturata come un festival in digitale, con un palinsesto di incontri e contenuti variegato. Tra i primi appuntamenti, venerdì 13 alle 21 ci saranno Michela Murgia e Chiara Tagliaferri, che dal soggiorno di casa interagiranno con i lettori su "Bastava Chiedere!" (Laterza) il saggio femminista a fumetti dell’attivista Emma che ha venduto in Francia oltre 200mila copie. Mercoledì 18 alle 16 Francesco Pacifico racconterà il suo rapporto con Virginia Woolf descritto nel libro Io e Clarissa Dalloway (Marsilio), mentre Ginevra Lamberti dialogherà con Sabina Rizzardi a porte chiuse in diretta su Decameron dallo spazio della Libreria MarcoPolo di Venezia a partire dal suo romanzo "Perché comincio dalla fine".
Il progetto è aperto e in continuo divenire e anche se risponde a un’emergenza, potrebbe lasciare un’eredità importante di metodo e di linguaggio anche quando la situazione degli spostamenti sarà tornata alla normalità.